“Non conosciamo esattamente le motivazioni che hanno spinto la Regione Umbria a trasmettere in ritardo il calendario venatorio 2020/2021 all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale che deve esprimere obbligatoriamente il proprio parere in merito ma, qualunque esse siano non possiamo accettare silenziosamente questo assurdo ritardo". Con questo monito, la Federcaccia di Perugia richiama ai suoi impegni l'asssessore Moroni e la Giunta Regionale dell'Umbria, per il nuovo rinvio della caccia di selezione.
“La caccia di selezione alle specie daino e capriolo – ricorda – prevede dei periodi di prelievo ben precisi nel rispetto dei cicli riproduttivi di queste specie. La perdita di questo primo periodo, oltre quindi ad aver creato un disagio a tutti i cacciatori di selezione umbri che hanno visto cacciare i propri compagni di tutte le altre regioni, comprometterà il raggiungimento del piano di abbattimento assegnato dai rispettivi Ambiti Territoriali di Caccia".
Aggiornamento 24/06
In una lettera inviata in Regione, la Federcaccia Umbra esprime le proprie preoccupazioni per il ritardo dell'approvazione del Calendario Venatorio 2020-2021. In particolare Federcaccia Umbra segnala il ritardo con cui, con ISPRA, si sta affrontando la valutazione di condivisione del Calendario venatorio 2020-2021, per iniziare l'attività del Piano di prelievo già approvato che, ricorda l'associazione, deve seguire dei periodi biologici delle specie sui quali non dovrebbero esserci deroghe.
Perciò, oltre a sollecitare la Regione per quanto di competenza, propone per il recupero del tempo, non la coda al secondo periodo (perché proprio ad ottobre inizia la caduta dei palchi, risultando difficoltosa la distinzione tra i sessi), bensì anticipando la ripresa di agosto, in modo da avere qualche giorno di calma senza sovrapposizioni con altre forme di caccia.
"Alla luce di quanto sta succedendo -conclude Fidc Umbria - crediamo sia opportuno valutare procedure esaustive, condivisibili con ISPRA, che contengano la pianificazione dei prelievi per distretto e i periodi di prelievo, in modo da svincolare il piano autorizzativo della caccia di selezione dal Calendario Venatorio, che spesso ha percorsi, esigenze e considerazioni temporali diverse".