Da un resoconto apparso sul Sole24ore, risulta che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato a Villa Pamphili (Stati Generali) una serie di associazioni ambientaliste e animaliste Lav-Lega antivivisezione, Wwf, Legambiente, Greenpeace, Fai-Fondo ambiente italiano e Fridays For Future. Rispetto a questa informazione sommaria, già il Presidente di Federcaccia Buconi ha espresso in un videoclip le sue preoccupazioni, interpretando anche quelle di tutto il mondo delle campagne, agricoltori compresi.
Le proposte di WWF e Legambiente: Il Wwf si sente pronto a costruire l’Italia del “Si”, ovvero l’Italia della Sostenibilità (ambientale) e dell’Innovazione e “chiede al Governo di essere ambizioso, delineando nell’ambito degli Stati Generali obiettivi vincolanti e una road map su 4 pilastri per la conversione ecologica dell’economia: decarbonizzazione; valorizzazione del capitale naturale del Paese; sostenibilità ambientale; innovazione verde”. Legambiente spinge per una maggiore sostenibilità economica e ambientale: “Puntare alle semplificazioni per combattere la burocrazia o i tappi che bloccano gli investimenti green”.
I sei punti del manifesto LAV: "Non un metro ma chilometri di distanza fra noi e gli animali selvatici. Fermiamo i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Basta caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce a partire dall’Italia e nel resto del mondo. Spostiamo i finanziamenti pubblici dagli allevamenti, fonti di inquinamento e cambiamenti climatici, alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equipariamo l’IVA sui prodotti alimentari vegetali e incentiviamo i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica. Investiamo concretamente nella ricerca scientifica “human based”. Riconosciamo la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”. Tuteliamo gli animali domestici per aiutare le loro famiglie in difficoltà. Favoriamo l’adozione di cani e gatti e l’accesso ai farmaci veterinari e cancelliamo l’IVA da “beni di lusso” su cibo e prestazioni veterinarie. Le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, devono essere rifondate sulla base di criteri di reale sostenibilità e Responsabilità Sociale. E lo Stato sia d’aiuto in questa trasformazione, con una diversa fiscalità. Possiamo anche iniziare da noi stessi. Dal cibo che mangiamo. Preferiamo i cibi vegetali! Perché carne, latte e uova fanno tagliare foreste, inquinano, causano sofferenza".