Anche la Regione Basilicata ha approvato il calendario venatorio 2020-2021. La stagione inizia il 20 settembre e terminerà il 31 gennaio 2021, termine prorogato al 10 febbraio per la sola specie colombaccio. Per i cacciatori non residenti e non domiciliati in Basilicata, l’accesso agli ambiti territoriali di caccia (AA.TT.CC.) sarà consentito dal 1 ottobre al 31 gennaio 2021 limitatamente al prelievo venatorio delle specie migratorie.
Il calendario venatorio prevede il prelievo venatorio per alcune specie a far data dal 14 ottobre e fino al 16 gennaio 2021 per il cinghiale, esclusivamente in squadra e solo in battuta; nelle giornate del 2, 6 , 13 e dal 20 settembre al 4 ottobre per la tortora; nella sola giornata del 27 settembre e dal 1 ottobre al 31 ottobre per la quaglia; dal 20 settembre al 31 dicembre per la lepre, anche per la conclusione del terzo anno del progetto denominato “Indagine sulla biologia riproduttiva della Lepre europea (Lepus europaeus) attraverso analisi di campioni biologici (avambraccio e utero) di esemplari abbattuti nel corso della stagione venatoria”; dal 1 ottobre al 20 gennaio 2021 per frullino, pavoncella, marzaiola, mestolone, fischione, gallinella d’acqua, porciglione, folaga , germano reale, canapiglia, codone, tordo sassello, alzavola, cesena, tordo bottaccio, beccaccia, beccaccino; dal 1 ottobre al 10 febbraio 2021 per il colombaccio; esclusivamente nelle giornate del 2, 5, 6, 9, 12, 13, 16 e 19 settembre fino al 13 gennaio è consentito il prelievo per le specie gazza, cornacchia grigia e ghiandaia; dal 20 settembre al 31 dicembre per il merlo.
Le giornate di caccia consentite sono tre, a scelta nella settimana, con esclusione del lunedì, martedì e venerdì. Al cacciatore sarà consentito, per ogni giornata di caccia e per l’intera stagione venatoria, l’abbattimento di un numero di capi a seconda delle specie cacciate. L’addestramento dei cani da ferma, da seguita e da cerca è consentito dal 1 al 30 agosto, tutti i giorni, con esclusione del martedì e venerdì fino alle 18.00, nei territori aperti all’esercizio venatorio, ad eccezione di quelli ove esistono colture in atto o comunque colture danneggiabili. Per motivi scientifici, ossia per censire la specie beccaccia, l’uso dei cani da ferma sarà consentito solo con personale appositamente formato ed autorizzato dalla Regione Basilicata dal 2 gennaio al 31 marzo 2021.
“Il calendario venatorio – ha commentato l’assessore Fanelli – è uno strumento importante di programmazione faunistico-venatorio, per la gestione del territorio, della salvaguardia delle coltivazioni e dell’equilibrio faunistico. Il calendario è stato redatto tenendo conto delle osservazioni dell’Ispra e degli attori interessati. Aspettiamo, nel frattempo un decreto di urgenza da parte della Ministra sull’abbattimento dei cinghiali. Solo con misure straordinarie potremo contenere la popolazione di questa specie che sta causando danni ingenti all’agricoltura e che rappresenta anche un serio rischio per l’incolumità pubblica. E’ una situazione non più gestibile con l’ordinarietà in quanto ha raggiunto una dimensione grave e non più tollerabile”.