Nel corso della seduta della Camera di oggi pomeriggio sul recepimento della Legge comunitaria, l'articolo 16 che proponeva le modifiche alla 157, con gli emendamenti presentati dalla Lega Nord per recuperare i contenuti del testo approvato al Senato, è stato per il momento accantonato su proposta dello stesso relatore on Gianluca Pini (Lega Nord).
La decisione è stata presa, a seguito di una serie di proteste provenienti dall'opposizione (Zamparutti/Radicali-PD e Cenni/PD) e di un intervento di un esponente del PDL (Catanoso), che invitava a ritirare tutti gli emendamenti, per ritornare al testo approvato in Commissione Agricoltura.
Come si ricorderà, al Senato, con un emendamento di due esponenti del PDL, era stato inserito l'art. 16, con cui si prevedeva l'adozione della Guida Interpretativa della Direttiva Uccelli, si chiedeva un riequilibrio delle sanzioni in funzione della gravità relativa dei reati, si richiamavano le disposizioni comunitarie in relazione ai periodi di caccia e alle specie cacciabili. Senza peraltro andare a intaccare sull'impianto generale della direttiva Cee.
Su questo, la canea anticaccia aveva operato una squallida operazione di disinformazione convincendo parlamentari e gruppi politici in Commissione Agricoltura alla Camera, che queste disposizioni avrebbero introdotto una caccia senza limiti (caccia no limits). Evidentemente, la verità non premia. Lo stesso castello di menzogne è stato riproposto in occasione della odierna discussione in aula e gli anticaccia per partito preso sono riusciti a convincere tutti, maggioranza, opposizione e lo stesso relatore Pini a non farne di niente. Almeno per ora.