Grazie a Michela 86 di Roncegno (TN), che interviene sull'editoriale della scorsa settimana (Donne, dududu..dididi...), sappiamo che anche grazie a lei nel suo comune ci sono ben cinque donne che vanno a caccia. La curiosità, che in questo caso non è solo femmina, ci sollecita a chiederle chi sono, cosa fanno nella vita, cosa pensano di questa loro passione, come la interpretano.
Ci sollecita anche, la curiosità, a invitare tutti, uomini e donne, dirigenti venatori locali e semplici cacciatori, a informarci di quante e quali rappresentanti del gentil sesso fanno parte delle nostre schiere.
Non sembri una semplice richiesta fine a sè stessa. L'obiettivo o almeno l'intenzione è quella di orientare la "categoria". Dobbiamo infatti tenere tutti presente che le donne sono il principale modello di riferimento e le principali e primarie educatrici della nostra progenie. Se un bambino, se un adolescente cresceranno con una madre cacciatrice, molto probabilmente all'età giusta, e forse anche prima, la seguiranno nelle sue uscite in campagna.O quanto meno saranno più consapevoli dei valori che la caccia esprime. Vi sembra poco?