La Provincia di Belluno in accotrdo con la Regione Veneto ha presentato il nuovo calendario venatorio. Sono confermati i piani approvati negli anni precedenti, col secondo anno di sperimentazione per l’abbattimento di femmine e piccoli di cervo, a partire da subito dopo Ferragosto:la densità eccessivamente elevata di ungulati costituisce un forte danno per le colture e anche per l’ecosistema, per cui con il parere dell'Ispra è stato aumentato del 20% il piano di abbattimento.
Nel 2019 sono stati prelevati 2.673 cervi più del 90% dei capi consentiti dal piano di abbattimento. Per il 2020, si arriva a 3.234 capi. Lo scorso anno erano stati stimati circa 40mila capi, escluso il territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi: 10.400 cervi , 13.600 caprioli, 2.400 mufloni, 7.250 camosci, oltre a un numero imprecisato di cinghiali. La presenza del lupo - dicono gli agricoltori - ha sicuramente colpito la fauna selvatica, ma ne ha anche cambiato i comportamenti facendola arrivare anche d’estate fino a fondovalle.