Il Comitato regionale faunistico della Sardegna ha approvato il calendario venatorio 2020 - 2021. Si apre giovedì 3 settembre con la caccia alla tortora (seconda ed ultima giornata domenica 6 settembre), alla cornacchia grigia ed alla ghiandaia. Poi, da domenica 20 settembre, le specie cacciabili saranno germano reale, alzavola, canapiglia, codone, fischione, folaga, gallinella d’acqua, marzaiola, mestolone, moriglione, porciglione, beccaccino, frullino, merlo, cesena e quaglia. Dal 1° ottobre per beccaccia, tordo bottaccio, tordo sassello, colombaccio e volpe. Dal 4 ottobre all'allodola, dal 15 ottobre alla pavoncella e dal 1° novembre al cinghiale. Per lepre sarda, pernice sarda e coniglio selvatico si deciderà in base ai censimenti estivi, i cui dati saranno pronti entro il 20 settembre.
“E’ il frutto dell'attività che, sin dall'inizio della legislatura, ha rappresentato una priorità per la Giunta regionale – ha dichiarato Gianni Lampis, assessore regionale all’ambiente – Siamo partiti dall'anno zero nella programmazione venatoria e ci siamo attivati per realizzare i necessari censimenti faunistici, non solo nelle autogestite di caccia ma anche nel territorio libero, grazie all'attività del personale del Corpo forestale e di Forestas.”.
Si potrà cacciare fino al 31 gennaio 2021, escluso allodola, merlo e quaglia (chiusura al 31 dicembre), beccaccia 28 gennaio 2021). Per cornacchia grigia, ghiandaia e colombaccio si andrà invece al 10 febbraio 2021).
“In questi mesi – ha concluso l’assessore Lampis – abbiamo dialogato proficuamente con cacciatori ed associazioni venatorie. Insieme stiamo costruendo un percorso partecipativo e di leale collaborazione, che ha la tutela del paesaggio rurale e della fauna come impegni prioritari per entrambe le parti. Proprio in questi giorni, tanti cacciatori sono impegnati nelle nostre campagne, contribuendo a spegnere i troppi incendi che anche questa estate vengono appiccati. A loro va un profondo ringraziamento”.