Esultano le associazioni ambientaliste di fronte allo stralcio dell'Articolo 16 alla Comunitaria in materia di attività venatoria. Sono ben contente le venti sigle ambientaliste/animaliste (Altura, Amici della terra, Animalisti italiani, Fare verde, Enpa, Greenpeace, Italia Nostra, Lac, Lav, Lida, Legambiente, Lipu, Birdlife Italia, Memento naturae, Mountain wilderness, No alla caccia, Oipa, Vas, Associazione vittime della caccia, Wolf emergency, Wwf Italia) di far sapere in una nota congiunta che hanno vinto loro, per ora.
A nostro avviso, invece, quello che è successo alla Camera non è altro che il risultato di una colossale campagna mediatica che ha tentato a più riprese e con ogni mezzo di infondere nell'opinione pubblica il sospetto generalizzato che in Parlamento sia stato ordito dai cacciatori chissà quale crimine per sparare a qualsiasi specie in qualsiasi momento.
Carta canta, basta leggere i toni e le espressioni volutamente esasperate (deregulation, blitz, norme spara tutto, caccia no limits ecc.) usate dalla stampa, per rendersi conto di come la lobby delle potenti poltrone ambientaliste abbia mosso bene le sue pedine tanto che anche la politica se ne è, per ora, lavata le mani (d'altra parte siamo in campagna elettorale e si sa, bisogna affacciarsi dalle finestre del consenso).
La nota delle associazioni ambientaliste non fa che confermare quei toni, tanto da parlare di “estremismo venatorio”, paventando addirittura un vero pericolo per la natura e persino per i cittadini, quando cita l'emendamento riproposto dalla Lega sui tempi di caccia.
Infine le associazioni chiedono al Ministro Ronchi “l'apertura di un Tavolo tecnico finalizzato a elaborare le corrette risposte alle richieste comunitarie, da inserire nelle sedi legislative ad esse specificamente deputate quali il disegno di legge Salvainfrazioni o la prossima legge Comunitaria. Ciò per evitare che nuovi blitz e strumentalizzazioni impediscano di agire su una materia così delicata quale la conservazione della natura".
Vorremmo poter credere che questi signori pensino prioritamente alla conservazione della natura. Purtroppo a noi non risulta, quello che traspare è invece che siano molto bravi a far credere, prima di tutto a se stessi, che la caccia è l'unico nemico della natura e dell'ambiente, da combattere con ogni mezzo.