Riceviamo e pubblichiamo:
“La caccia è gestione sociale della fauna selvatica”
servizio sempre più necessario alla concordia degli obiettivi di ricostruzione del Bel Paese
Agosto ha dato inizio alla campagna elettorale per le elezioni che riguarderanno il “referendum” nazionale per la modifica della rappresentanza parlamentare e importanti elezioni in alcune Regioni e Comuni. Per la prima volta la data del voto coinciderà con l’”apertura generale” dell’attività venatoria.
La campagna elettorale, ai primi passi, si preannuncia, in alcune situazioni, all’insegna della demagogia venatoria più populistica. Il vetusto approccio della politica, che si “imbelletta” non tiene più. Quando si propongono candidati al Governo delle Regioni, già ieri come oggi, che rinnovano false promesse già non realizzate nei loro precedenti governi, si ripete la triste storia di “bracconieri elettorali” a caccia di poltrone.
L’ARCI Caccia, Associazione apartitica, autonoma e democratica, che ispira il suo agire ai dettati della Costituzione, alla gestione della fauna selvatica così come scritta dai Padri costituenti e alla resistenza, ribadisce la sua natura mutualistica e solidale e i valori del suo insediamento storico. Contestualmente, ribadisce la sua indipendenza e la sua libertà di scelta, di espressione, di tutte le opinioni, in particolare delle minoranze che hanno il democratico, sacrosanto diritto alla tutela delle loro idee. Invita i propri soci ad esercitare il loro diritto-dovere di andare a votare: non rinunciamo ad esprimerci. Le strutture territoriali e regionali, nella loro autonomia, nell’interesse degli iscritti promuoveranno, nel rispetto delle leggi, occasioni di confronto per conoscere i “programmi” in materia venatorio/ambientale dei quali, la gestione della flora e della fauna, sono parte significativa. Leggeremo le proposte dei candidati Presidenti e Consiglieri nonché dei Sindaci affinchè assumano e sottoscrivano impegni realizzabili, rifuggendo dai “cantastorie”. La scelta di presentarsi alle elezioni è personale, in modo particolare quando maturata al di fuori del programma dell’Associazione.
L’ARCI Caccia propone alle altre Associazioni Venatorie Nazionali aderenti alla Cabina di Regia Nazionale di incontrarsi per maturare orientamenti comuni, per aprire un confronto delle Cabine di Regia regionali e fare proposte unitarie. Anche questi appuntamenti elettorali siano una opportunità per rilanciare l’attività di gestione faunistica e venatoria nella società, tra i giovani nell’interesse della prioritaria affermazione della cultura e dell’economia rurale del Paese per concorrere, con tutte le energie possibili, a superare la comune priorità dei cittadini, delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori e delle imprese: uscire dalla crisi. Altri riscoprono ora politiche ambientali, per uno sviluppo sostenibile; per noi sono “cifra” costituente la nostra identità. Siamo parte del popolo che ambisce ad un futuro di pace e di speranza per una migliore qualità della vita, nella moderna e nella futura società nelle quali la caccia - indispensabilmente e per sempre - ci sarà se saprà occuparsi di cambiamenti climatici, educare ed educarsi al rispetto dell’ambiente, usare responsabilmente i beni della terra. Ciò implica il rispetto di ogni persona e della biodiversità delle specie viventi. Sentiamo convintamente di partecipare a queste battaglie per la vita del pianeta che vengono accoratamente proposte dai giovani nei “Venerdì per l’Ambiente”, dalla Chiesa, dalla Scienza.
Siamo consapevoli che la caccia è utile e vogliamo predicarlo e praticarlo. Vogliamo e dobbiamo saper concorrere alla ricchezza della biodiversità, proprietà delle future generazioni. Per questo occorre promuovere la ricerca, per pratiche meno inquinanti, avere meno plastica e meno prodotti tossici.
Avere più attenzione alla “casa comune” compete anche a noi con comportamenti individuali e sostenendo scelte di cambiamento conseguenti. Chiediamo alla politica - da cittadini e cacciatori italiani - di dare risposte quotidiane a questi problemi nei territori se davvero si vuole vincere la sfida globale che nulla ha a che vedere con gli interessi di chi sceglie di candidare se stesso, non delegato da alcuno, a rappresentare nelle liste anche i valori della meravigliosa comunità dei praticanti l’arte venatoria. La concordia degli interessi non promuovere scontri e odio è la via maestra affinchè il paesaggio delle nostre belle campagne sia un patrimonio inalienabile.
Roma, 11 agosto 2020
Comunicato Stampa della Presidenza Nazionale