Con l’avvio della caccia, puntuali a settembre arrivano anche le proteste delle varie sigle animaliste, accompagnate dai soliti ricorsi e proclami di ogni tipo. Si comincia con l’Enpa che ha annunciato un ricorso alla Corte dei Conti contro i calendari varati da Basilicata, Calabria, Friuli, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana e Veneto per il mancato rispetto delle indicazioni del Ministero dell’Ambiente su moriglione e pavoncella (indicazioni smentite dalla stessa Ispra). C’è poi la Lipu che gioca le sue carte su una possibile infrazione europea per la caccia alla tortora, non conscia, forse, del fatto che ci sono le evidenze scientifiche per autorizzarne il prelievo contigentato (limiti al carniere) nel pieno rispetto delle norme Ue, come per altro evidenziato anche dall'Ispra nei suoi pareri. Il Wwf sceglie di puntare sulla sensibilità di un pubblico disinformato, parlando addirittura di “stragi illegali di animali”.
C’è poi la Lav, che fa del terrorismo psicologico, azzardando avventati paralleli tra la selvaggina cacciata legalmente (sottoposta a regolari e dovuti controlli igienici, oltre che al buon senso di ogni singolo cacciatore) e i wet market orientali, ormai nell’immaginario comune veicolo di trasmissione di pericolosi patogeni per l’uomo. Non poteva poi mancare la voce di Michela Vittoria Brambilla, secondo cui alcune regioni concedono di sparare “ancora in stagione riproduttiva a specie di uccelli da proteggere”, addirittura in violazione delle norme Ue.
Il solito minestrone che ha pochissima o nulla attinenza con la realtà che purtroppo continua ad avere una enorme visibilità sulla stampa nazionale. Emblematico il caso della Toscana e della falsa notizia, passata dall’Ansa, in cui si dava per chiusa la preapertura per il solo fatto che lo dicessero alcuni esponenti animalisti. In realtà il nuovo decreto del Tar si riferiva alla vecchia delibera, sorpassata da una nuova approvazione (che già garantiva le ulteriori tutele richieste). Pensate che gli animalisti e i loro legali non lo sapessero? O che forse fosse utile creare confusione tra i cacciatori il giorno prima dell’avvio di stagione? A voi la risposta.