In occasione dell'annuale assemblea generale, la Face denuncia che i fondamentali diritti di sette milioni di cacciatori europei sono stati calpestati. Afferma che la presunzione di innocenza, uno dei fondamentali principi della comunità e degli stati dell'Unione non è stato rispettato nel momento in cui si vieta il possesso di munizioni con il piombo.
"Oggi registriamo una reazione chiara e unanime da tutti i rappresentanti dei cacciatori europei" ha dichiaratio il Presidente Face Torbiorn Larsson, riguardo alla decisione con cui il Comitato REACH ha approvato il progetto di regolamento della Commissione che modifica l'allegato XVII al REACH vietando l'uso e il trasporto di pallini di piombo all'interno o entro 100 metri dalle zone umide. Pur confermando il sostegno alla graduale rinuncia all'uso del piombo nelle cosidddette zone umide, per le quali il testo approvato rimane nell'incertezza.
Pertanto la FACE invita vivamente il Servizio giuridico del Parlamento europeo e il Servizio giuridico del Consiglio a formulare un parere giuridico sulla proposta, in particolare per quanto riguarda i seguenti aspetti fondamentali del diritto internazionale dell'UE e dei diritti umani:
- Il principio di attribuzione e se la proposta eccede la competenza dell'UE;
- Certezza giuridica;
- L'annullamento dei tradizionali diritti del giusto processo, ovvero la presunzione di innocenza e l'onere della prova;
- L'espansione senza precedenti del campo di applicazione di REACH, considerando che questa è la prima occasione in cui il REACH prevede limiti ai diritti dei cacciatori in merito all'uso e al trasporto di munizione con i pallini di piombo
- Il principio di proporzionalità;
La FACE, nell'offrire di nuovo collaborazione, invita pertanto i membri del Parlamento europeo e del Consiglio dell'UE a respingere la proposta del comitato REACH sulla base della sua illegalità, inapplicabilità e sproporzionalità per garantire che le questioni siano correttamente riesaminate all'interno del comitato REACH.