La Federazione Nazionale dei cacciatori francesi ha organizzato una manifestazione di piazza per il prossimo 12 settembre per protestare contro le ultime restrizioni introdotte dal governo Macron a danno delle cacce tradizionali.
Sul proprio sito, la FNC ricorda che nel 2017, il presidente Macron, parlando di cacce tradizionali, aveva dichiarato: "Non voglio che vengano fermate perché fa parte del patrimonio francese, perché ci sono persone che sono felici di farlo, perché Non toglie nulla a nessuno e perché, diavolo, se trovi governanti, legislatori, che pensano di non avere niente di meglio da fare che occuparsene, devi presentarmeli, hanno molte possibilità. Io, viste le condizioni del paese e le sfide che ci attendono, ho molte altre cose da fare. "
Ma sembra che qualcosa sia cambiato. Sotto pressione di alcuni ambientalisti sostenuti dai risultati delle elezioni comunali, il presidente Macron sta infrangendo la parola data. Negli scorsi giorni è stata infatti negata la deroga per la cattura dei tordi con il vischio. La fine di questa tradizione, secondo i cacciatori francesi, potrebbe essere il primo passo nel processo di demolizione della caccia francese: altre cacce tradizionali sono entrate nelle mire del nuovo ministro. E con un referendum contro la caccia in vista, non c'è molto da stare tranquilli. Siamo sicuri che i cacciatori francesi sapranno farsi valere.