L'8 settembre il Tar della Toscana, in parziale accoglimento della richiesta delle associazioni animaliste ricorrenti, ha deciso di sospendere la caccia a moriglione e pavoncella. Il ricorso, contro il calendario venatorio 2020 - 2021 chiedeva anche la sospensiva del prelievo a combattente e della tortora in preapertura.
Nel suo pronunciamento il Tar ha sancito la legittimità del prelievo a queste ultime due specie. "In particolare - spiegano dalla CCT - sulla Tortora, i giudici hanno rilevato corretta la procedura seguita dalla Regione Toscana sulla seconda delibera n° 451 emanata il 31.08.2020 che come noto, aveva riportato il carniere giornaliero da 12 a 5 capi". Inoltre, continua la nota della Confederazione Cacciatori Toscani, si evidenzia come non siano state accolte in questa sede, le argomentazioni inerenti la “mancata predisposizione di adeguati piani faunistico-venatori da parte delle Amministrazioni competenti” nei riferimenti alle raccomandazioni espresse dal Ministero Ambiente e da ISPRA sulla non cacciabilità della specie Tortora. Elementi questi ultimi - spiega CCT - che potranno essere considerati positivamente per il proseguo del prelievo della Tortora ed il mantenimento della caccia in pre-apertura.
Ora si attende il pronunciamento da parte del Consiglio di Stato per quanto riguarda le specie oggetto di sospensiva e per la definizione dei limiti inerenti il calcolo dell’arco temporale consentito. Nel merito della sospensiva sui punti di cui sopra, il TAR Toscano si esprimerà il prossimo 28 Aprile 2021.
La Confederazione Cacciatori Toscani nel giudicare contradditorio questo pronunciamento rispetto anche ai recenti atti del TAR Marche con la sentenza n°494 del 31.07.2020, ritiene necessario proseguire la battaglia nelle sedi opportune a difesa dei diritti e delle ragioni di tutti i cacciatori.
Vai all'ordinanza del Tar