Riceviamo e pubblichiamo:
L’art. 16 della legge comunitaria – quello, per intendersi, che avrebbe introdotto nella legge 157 il riferimento alla Guida interpretativa sulla Direttiva “Uccelli” e avrebbe esplicitato il recepimento delle norme UE sui tempi di caccia – non ha avuto fortuna alla Camera, finendo stralciato dal disegno di legge complessivo.
Ancora una volta, una chiara svolta in senso europeo è rimasta al palo quando il risultato già si intravedeva, a causa del can can mediatico e di certi gruppi politici, insieme alla colpevole incapacità del mondo venatorio di coagularsi efficacemente, nonostante i ripetuti inviti lanciati non solo dall’ANUU ma anche da tanti, tanti cacciatori.
Ma questo non basta a spiegare l’insuccesso, perché una parte di zampino ce l’ha messa anche il PDL. Basta leggersi il resoconto dei lavori per trovare, in più di un passaggio, gli applausi provenienti dai banchi di questo partito, mischiati a quelli del PD e dell’Italia dei Valori (i quali, come chiunque può ben immaginare, non si spellavano certamente le mani in senso a noi favorevole…).
Ciò è scandaloso e inaccettabile, soprattutto in relazione alle promesse a favore della caccia elargite a piene mani nella campagna elettorale dello scorso anno. Promesse che, anche in questo frangente, sono state totalmente disattese. Unica eccezione la Lega Nord, che ha dimostrato coerenza e linearità rispetto alle promesse di cui sopra, anche se, nell’individuazione del relatore in Commissione e in Aula, ha dimostrato di affidarsi a mani non troppo preparate a questi dibattiti parlamentari. Ora verranno tutti a giustificarsi: non si poteva, non era il momento, c’è pluralità di vedute, mancanza di accordi, recupereremo dopo, ecc. ecc.
I cacciatori però sono stufi di essere menati per il naso e soprattutto, come cittadini, non sopportano più l’immoralità di questa politica parolaia tutta fumo e niente arrosto alla perenne ricerca di voti senza onorare gli impegni. Il nostro Parlamento, del resto, è lo specchio di una Nazione che corre dietro alle “veline” e ai reality televisivi! Ma, ormai, il tempo è scaduto per tutti i rappresentanti delle istituzioni. Ognuno ne tragga la conclusione che ritiene opportuna e sfrutti almeno, nel segreto dell’urna, quel poco di potere che, da cittadini elettori, ci rimane.
ANUUMigratoristi Stampa