Il 9 settembre si è tenuto un incontro tra i rappresentanti della FACE e il Commissario per l'ambiente, Virginijus Sinkevičius, in cui sono state affrontate una serie di questioni legate alla caccia locale, alla tortora e alla politica agricola comune (PAC).
Hanno partecipato il presidente della FACE, Torbjörn Larsson insieme allo staff della FACE, i delegati della Federazione nazionale francese dei cacciatori, della Federazione reale spagnola di caccia e della Federazione italiana di caccia.
All'inizio dell'incontro, FACE ha ribadito il suo impegno a contribuire a promuovere l'attuazione della Direttiva Uccelli e della Strategia UE sulla biodiversità per il 2030. FACE ha anche sottolineato la necessità di riconoscere il contributo dei cacciatori alla conservazione dell'habitat e l'importanza culturale delle pratiche di caccia regionali per molte zone rurali in Europa.
Sulla tortora, entrambi hanno fatto riferimento alla rilevanza del piano d'azione internazionale e al lavoro della Commissione europea sulla gestione adattiva del prelievo, avviata all'inizio di quest'anno.
Il commissario Sinkevičius ha sottolineato che anche se il cambiamento dell'uso del suolo è un fattore chiave per il declino della tortora in Europa, la caccia dovrebbe continuare solo se è possibile garantirne la sostenibilità. In questo contesto, FACE ha evidenziato i progressi compiuti per attuare misure di conservazione a livello nazionale, garantendo che il raccolto sia sostenibile e che venga mantenuto l'interesse per la specie.
Facendo riferimento alle moratorie, il dottor David Scallan, segretario generale FACE ha dichiarato: "Abbiamo visto moratorie sulle specie cacciabili che le hanno portate a cadere dall'elenco delle priorità di conservazione e il declino persistente. L'opportunità per il successo della conservazione per la tortora non dovrebbe essere persa".
Sia FACE che il commissario Sinkevičius hanno convenuto sulla necessità di una maggiore coerenza tra le direttive sulla natura e la PAC. Alla luce di ciò, FACE ha chiarito che i suoi membri sono attivi nel chiedere misure agroambientali efficaci per promuovere il recupero delle popolazioni di selvaggina di piccole dimensioni, tra cui la tortora. Hanno inoltre concordato sulla necessità di un maggiore dialogo sulla caccia sostenibile e su una buona cooperazione in futuro.