Il leader dei cacciatori francesi, Willy Shraen (Presidente della FNC Federation Nationale des Chasseurs) in una lettera chiama a raccolta i cacciatori, spronandoli a partecipare numerosi alla manifestazione per la caccia indetta il 12 settembre. L’invito è quello di resistere alle diverse minacce che gravano sulla caccia tradizionale francese e far sentire la propria voce contro il referendum anticaccia proposto dalle associazioni ambientaliste e da parlamentari che disprezzano l’arte venatoria.
“La nostra necessaria mobilitazione - scrive - va ben oltre la caccia perché sono quindi i nostri valori rurali e la vita quotidiana nelle nostre campagne ad essere violentemente attaccati dall '“anti-tutto”. Non sanno nulla di natura, e vogliono vedere la scomparsa di cacciatori, pescatori, allevatori, pastori, cavalieri ma anche artigiani, piccoli commercianti… e di chi ama un paesaggio vivo e vario. Questi "datori di lezione" sognano una natura e un paesaggio al riparo dove donne e uomini sono esclusi, dove i divieti sostituiscono il buon senso e una gestione condivisa della natura. C'è un grande rischio che le nostre campagne muoiano economicamente e socialmente svuotandosi di tutte le attività".
Si tratta di una battaglia cruciale, secondo Shraen: "Non si fermeranno e passeremo l'inferno se non iniziamo a reagire" dichiara. "Piccoli gruppi ambientalisti estremisti e animalisti violenti che ogni giorno ci minacciano di morte, si sentono supportati dalle recenti prese di posizione di politici inconsapevoli. Questa ideologia sta seminando i semi delle future tempeste che dovremo affrontare".
"Per questo - continua il rappresentante dei cacciatori - sabato 12 settembre i cacciatori hanno deciso di radunarsi, circondati da tanti sostenitori, a Prades (66), dalle 10 alle 13, sulla terra del Primo Ministro Jean Castex. Naturalmente sarò al loro fianco. Sostengo anche i cacciatori e gli agricoltori che hanno deciso di manifestare pacificamente il loro malcontento davanti agli uffici dei parlamentari che hanno firmato il PIR, questo stesso sabato 12 settembre. Stiamo anche preparando altre azioni a livello nazionale ed europeo".
"Sapete tutti che non sono un grande fan delle manifestazioni. Ma poiché il dialogo è rotto e solo l'ideologia estremista sembra avere un'eco, combatterò al vostro fianco, per preservare il futuro della caccia, i nostri valori rurali e il nostro stile di vita" chiude Shraen.