"Ancora un Sindaco che si permette di emettere Ordinanze di limitazione dell’esercizio venatorio contro ogni logica e contro il diritto". L’ANUUMigratoristi ha appreso che il 4 settembre 2020 il Sindaco di Valle Salimbene, in provincia di Pavia, ha emesso un’Ordinanza avente ad oggetto il “Divieto di esercizio di attività venatoria da parte dei non residenti a tutela della pubblica sicurezza, del rispetto della quiete e dell’ordine pubblico in parte del territorio comunale”.
Tale sconcertante Ordinanza - evidenzia l'associazione venatoria - è di fatto tesa ad inibire l’esercizio venatorio ai soli non residenti, concedendolo, invece, ai residenti! La motivazione, priva di adeguata istruttoria, appare illogica e frutto di abuso di potere (cfr. anche Sentenza n. 7 del 20 febbraio 2020, I sez. Unica del T.A.R. Valle D’Aosta). Secondo l’Ordinanza le motivazioni sarebbero state il mancato rispetto da parte di alcuni delle distanze minime di sicurezza da strade ed edifici, minacce e offese rivolte ai cittadini locali che si lamentavano anche di non riuscire a riposare per gli spari e per il rischio determinato dai cani vaganti. Il Sindaco, quindi, nel tentativo di motivare meglio il suo atto, ha addirittura messo per iscritto alcune false, gravissime e lesive affermazioni secondo le quali “i cacciatori durante la stagione venatoria mettono in serio pericolo l’incolumità degli abitanti, dei proprietari e conduttori dei terreni e dei passanti”.
"La nostra Associazione - spiegano dall'Anuu - si è immediatamente attivata formalizzando al Sindaco in questione una formale diffida a revocare l’Ordinanza contestata, smentendo punto per punto le critiche avanzate e chiarendo come in realtà non sussista alcun concreto pericolo per la pubblica incolumità. In caso contrario – come previsto dalla legge – si è già anticipata la nostra determinazione a ricorrere alla competente sede giudiziaria".
(Anuu Migratoristi Stampa)