Riportiamo di seguito il saluto ai cacciatori del Presidente di Anlc Paolo Sparvoli, pubblicato sul sito dell'Associazione Nazionale Libera Caccia.
A dispetto dell’incubo del Coronavirus e “Alla faccia di chi ci vuol male”–come diceva il caroamico Bruno Modugno recentemente scomparso–siamo finalmente arrivati all’inizio di una nuova stagione di caccia. Un periodo sognato e ricordato che rappresenta, per tutti i cacciatori, davvero l’inizio di una nuovastagione: la stagione del raccolto che conclude un anno fatto di impegno, lavori, pulizie, sorveglianzaantincendi, foraggiamenti, monitoraggio e protezione ambientale.
Alla vigilia di questa nuova apertura non mancano e non mancheranno, nei prossimi giorni, i soliti attacchi anticaccia, sia a mezzo stampa ed emittenti televisive, sia utilizzando a piene mani il discutibile privilegio di non pagare i ricorsi ai vari Tar, inondando le cancellerie di fiumi dicervellotici e spesso assurdi appelli alla chiusura o al rinvio della caccia. Noi, uomini dei boschi, delle montagnee delle campagne, però siamo sereni perché siamo certi diessere dalla parte della ragione e di essere i cultori di una attività umana vecchia di millenni ed oggidiventata attualissima e indispensabile per garantire una corretta e “globale” gestione ambientale. Una gestione non “animalista” ma rivolta all’intero sistema fatto di agricoltura, zootecnia, piscicoltura, e silvicoltura, tutte attività produttive e vitali che un abnorme crescita di alcune popolazioni di specie selvatiche sta mettendo in serio pericolo, causando anche ingentissime spese. Noi cacciatori, cittadini super controllati sia dal punto di vista psico fisico che per quanto riguarda gli aspetti sociali e comportamentali della vita quotidiana, siamo e vogliamo essere considerati individuidi serie “A” e non dipinti come i peggiori criminali di questa società che, purtroppo, è piena dieccessi di ogni genere. Questo è il nostro tempo, amici cacciatori.
Un tempo che ci spetta e che ci meritiamo, nonostante gli spietati attacchi ai quali siamo sottoposti, molti dei quali vanno ben al di làdella normale dialetticacivile e sfociano in violenze e aggressioni criminali che troppo spesso vengono sottovalutati etollerati con eccessiva e immotivatabenevolenza.Questa è la nostra stagione, e facciamo tutti gli sforzi possibili affinché sia una stagione serena, senzaincidenti causati da imperizia,impazienza o superficialità. Come al solito, ci saranno provocazioni diogni genere alle quali non dobbiamo e non possiamo reagire.
E infine, ricordiamoci che portare unfucile significa soprattutto avere una grande responsabilità nei confronti del prossimo e di noi stessi.Un cordialissimo e affettuoso “In bocca al lupo".
Il presidentePaolo Sparvoli