Dopo l'ennesimo incidente mortale causato da un cinghiale sulla strada (un uomo qualche giorno fa ad Acquasparta ha perso la vita finendo fuori strada nel tentativo di evitare l'animale), si registra un nuovo intervento di alcuni Senatori della Lega in Commissione Ambiente, al fine di chiedere una maggiore attenzione sul problema del controllo della fauna selvatica.
Luca Brizarelli, capogruppo in commissione Ambiente, Giorgio Maria Bergesio, capogruppo in commissione Agricoltura e Francesco Bruzzone, responsabile del dipartimento Attività Venatoria del partito, in una nota sottolineano come l'impostazione ideologica della maggioranza di Governo e del Ministro Costa in particolare, abbiano finora impedito di modificare la legge 157/92.
"Dal 1992, anno di entrata in vigore della Legge 157 - spiegano i Senatori - , si stima che a livello nazionale i cinghiali siano aumentati di oltre il 400%, i caprioli di più del 350%, i cervi addirittura dell’ 800%, i lupi di oltre il 650%. Oltre a mettere a dura prova agricoltori ed allevatori per i danni subiti, che superano i 200 milioni di euro all’anno, tale proliferazione, nel caso dei cinghiali, ha causato oltre 10 mila incidenti all’anno con più di 20 persone rimaste uccise, un bilancio terribile che da questa notte si è aggravato ulteriormente".
"La chiusura del ministro Costa e la sua assoluta mancanza di sensibilità al tema del controllo e del contenimento della fauna selvatica - continua la nota -, impediscono di adottare le necessarie misure che come Lega abbiamo presentato più volte sotto forma di emendamenti, da ultimo anche nel corso della conversione in legge del “Decreto Semplificazione”. La risposta è sempre la stessa: il governo non decide e boccia le nostre proposte, rendendosi, di fatto, politicamente complice della strage silenziosa che si abbatte sulle nostre strade a causa della indebita presenza di animali selvatici. Tutto questo è inaccettabile, serve un immediato cambio di rotta che porti a risposte concrete".