Ben 24 organizzazioni animaliste si sono date appuntamento sabato 3 ottobre a Genova per protestare contro l’avvio della caccia al cinghiale. Si riuniranno alle 15 in Piazza Martinez in rappresentanza di coloro che “riconoscono agli animali emozioni quali gioia, dolore, empatia e intelligenza nonché diritti”, schierandosi ovviamente dalla parte dei cinghiali.
Si contesta la mancata applicazione di misure preventive, quali sterilizzazioni, recinzioni e segnaletica stradale. Misure blande e per lo più inapplicabili per gli alti costi. Chiude il comunicato Fabio Dolia, portavoce di Animalisti Genovesi, secondo cui ci sarebbero “evidenze scientifiche che dimostrano come la caccia non rappresenti un limite a queste popolazioni né ad eventuali danni causati”.
Evidenze scientifiche che nella realtà non ci sono affatto, come già abbondantemente spiegato dagli autori stessi dello studio europeo, mal citato dagli animalisti, che in realtà si limita ad affermare come attualmente l’attività venatoria non sembri sufficiente a contenere l’aumento della specie. Cosa arcinota. Figuriamoci quanti cinghiali avremmo senza la caccia allora, e quanti incidenti stradali, quanti danni alle coltivazioni, quanti incontri ravvicinati nei parchi e nei giardini... conseguenze di cui gli animalisti non si occupano affatto.
Aderiscono all'evento: Task Force Animalista, Animalisti Genovesi, Animalisti Italiani, Save the Boars, Noi e Pumba, Zandra, AVI Associazione Vegani Italiani, Oipa Genova, Guardie Eco Zoofile Oipa Nucleo di Genova e Provincia, Coordinamento Macachi Liberi, Enpa Savona, A.V.D.A Associazione Volontari per i Diritti degli Animali, Iene Vegane Liguria, Arkus UnCane UnAmico Onlus, Associazione Zampatesa, Leidaa Sez. Rapallo e Golfo del Tigullio, Gaia Animali e Ambiente, Lav Genova, Associazione Caterina La Spezia, Ageno Golfo Paradiso o.d.v., Enpa Rimini, Nala Nuova Associazione Liberazione Animale, Lotta, International Animal Protection League Italia.