Antonio Campitelli, il presidente regionale della Libera Caccia Abruzzo in un comunicato stampa esprime il proprio disappunto per il nuovo Piano Faunistico Venatorio, parlando di effetti nefasti del nuovo documento, in particolare in relazione alla caccia alla coturnice.
"Oggi, di fatto - scrive -, in diversi distretti di gestione della coturnice, cioè quelli ricadenti in 4 SIC della provincia de L’Aquila, il prelievo della coturnice è ancora fermo al palo...cioè, non ancora possibile per assenza di pareri degli enti gestori. Il prelievo della coturnice, benché già condizionato dal piano di gestione nazionale della specie, e quindi possibile solo dopo aver dimostrato un sufficiente stato di conservazione, viene anche approvato dall’ISPRA, che dopo aver verificato i dati forniti in merito ai censimenti e prelievi dell’anno precedente, da il benestare".
"Intanto - evidenzia Campitelli -, del già brevissimo periodo consentito per la caccia alla coturnice, peraltro a giornate fisse, se n’è già persa una settimana. Oltre al fatto che nei distretti presenti in area contigua, dove è stato modificato il rapporto di densità venatoria, oltre alle giornate sono diminuiti anche i cacciatori. E questo grazie al nuovo piano faunistico...questo prezioso strumento che avrebbe dovuto permetterci di andare a caccia in maniera più semplice e con maggiori tempistiche".
"Intanto - chiude il Presidente Anlc regionale - , continuo a chiedermi, come mai nessun’altra associazione venatoria abbia sollevato la benché minima perplessità sui contenuti limitativi e ostruzionistici di questo nuovo piano faunistico".