"Ogni anno, con frequenza crescente, si registrano episodi di danneggiamenti ai danni degli appostamenti ad uso venatorio. Probabilmente anche perché la magistratura ha finora sottovalutato il fenomeno senza punire in maniera esemplare gli autori di questi vili gesti". Lo dichiara in una nota Sergio Berlato.
"Non trattandosi di fenomeni isolati ascrivibili alle intemperanze di qualche arrabbiato sociale, ma essendoci dietro una precisa matrice ideologica e organizzazioni clandestine che addirittura rivendicano poi sul web queste azioni, continueremo a chiedere con forza l’introduzione del reato di ecoterrorismo per punire in maniera esemplare gli autori di questi scellerati atti", sottolinea Berlato.
"Considerato l’aumento dei casi di danneggiamenti e delle aggressioni a danno dei cacciatori, e in attesa di veder finalmente introdotto anche nell'ordinamento italiano il reato di ecoterrorismo - scrive ancora -, auspico che i rappresentanti all'interno del Parlamento nazionale che dicono di rappresentare le istanze del mondo venatorio si attivino quanto prima per operare tutte le dovute pressioni perché la legge contro chi intenzionalmente vuole impedire il legittimo esercizio della caccia e della pesca, che ho provveduto a scrivere e a far approvare in Consiglio regionale del Veneto, possa finalmente essere approvata anche dal Parlamento nazionale. I cacciatori sono cittadini di serie A dalla fedina penale perfettamente pulita che esercitano un’attività lecita per la quale pagano ogni anno ingenti tasse di concessione, e per questo meritano rispetto e attenzione".