Il Giornale di Brescia riporta un grave episodio avvenuto nel bresciano durante un controllo dei Carabinieri Forestali. Secondo quanto riportato dal quotidiano, un cacciatore sarebbe stato vittima di una perquisizione un po' troppo violenta da parte dei militari, intervenuti per un controllo nel suo capanno da caccia a Pozzuolo di Alone nel Comune di Casto in Valsabbia.
Il tutto sarebbe stato ripreso da una telecamera installata proprio sul capanno allo scopo di catturare immagini dei selvatici. "Le immagini - si legge sul quotidiano Brescia Oggi - restituiscono un intervento decisamente troppo aggressivo" e ancora: "Nel filmato si vedono due dei forestali che prendono l'uomo fermo sulla porta e lo buttano a terra bloccandolo".
L'uomo, 56enne di Tavernole sul Mella, a quanto pare è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, ma a sua volta ha denunciato i tre carabinieri forestali che hanno eseguito l'operazione. "Alla richiesta degli agenti di entrare nella baita per eseguire una perquisizione mi sono opposto verbalmente e a quel punto i militari mi hanno chiesto di mostrare le armi e quando stavo andando a prendere il fucile sono stato spintonato cadendo a terra con l'arma che stavo consegnando, per poi essere immobilizzato".
Dal quotidiano si apprende anche che il caso è arrivato sul tavolo della Prefettura e su quello de questore grazie all'intervento dell'europarlamentare Pietro Fiocchi, il quale ha ricordato anche il recente danneggiamento di capanni da caccia a Cortefranca. "Penso - ha detto Fiocchi - che si sia avviato un discorso costruttivo e apprendo con piacere che presto saranno convocati incontri con gli esponenti del mondo venatorio".
(Giornale di Brescia)