7 italiani su 10 pensano che in Italia ci siano troppi cinghiali, 8 italiani su 10 (81%) ritiengono opportuno abbattere gli esemplari in sovrannumero per tutelare le persone dagli incidenti stradali e a protezione dei raccolti. E' quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè, in riferimento a una delle specie più endemiche in Italia che ha raddoppiato la propria popolazione da nord a sud del Paese negli ultimi dieci anni superando la soglia dei 2 milioni di esemplari, protagonisti di una escalation di incidenti, aggressioni, incursioni fino dentro le aree urbane dove sono arrivati a invadere vie e giardini pubblici alla caccia di cibo in mezzo ai rifiuti.
Una escalation che purtroppo – spiega la Coldiretti – dall’inizio del mese ha già provocato 3 vittime in due incidenti stradali causati dallo scontro di auto con questi animali selvaggi apparsi all’improvviso nella notte che non hanno lasciato scampo agli automobilisti. I cinghiali sono una specie ad alta mobilità in grado di percorrere grandi distanze e anche di attraversare i fiumi per spostarsi da un territorio all’altro alla ricerca di aree da saccheggiare provocando quasi diecimila incidenti stradali all’anno.
I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti.
Oltre 6 italiani su 10 (62%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – hanno paura dei cinghiali e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata da questi animali. Una situazione arrivata al limite tanto che più di 8 italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti incaricando personale specializzato per ridurne il numero.