La Regione Toscana torna a parlare di lupi e della difficile situazione rispetto alla legislazione vigente in ambito comunitario che ancora non permette interventi selettivi per questa specie.
Il presidente della Regione Claudio Martini ha ribadito che prossimamente una delegazione composta da rappresentanti locali e associazioni di categoria sarà ricevuta al Parlamento Europeo, portando i dati relativi ai censimenti, per discutere di una possibile soluzione .
Secondo quanto si legge sul sito istituzionale della Toscana i lupi censiti nella regione ammontano a 300 unità, una stima che comprende anche i cani inselvatichiti, conseguenza da non sottovalutare del fenomeno del randagismo e dell'abbandono che ogni anno raggiunge cifre ancora elevatissime. Gli attacchi alle greggi sono per ora affrontati dalla Regione in applicazione della legge regionale n° 26 del 2004 che prevede contributi agli allevatori per recinzioni e sorveglianza. La Regione specifica anche che il contributo medio annuo delle polizze assicurative da parte dell'istituzione arriva all'80 per cento per un totale di 800 mila euro elargiti dall'istituzione (da 400 mila dell'anno scorso).
I lupi, concentrati nelle provincie di Arezzo, Firenze, Grosseto, Lucca e Massa Carrara hanno attaccato le greggi ben 182 volte nel 2008, uccidendo ben 809 capi, 653 nel 2007. La Regione ha per molti versi le mani legate, il lupo è infatti considerato una specie ad alta protezione dalla Direttiva Habitat dell'Unione Europea. I censimenti, eseguiti in collaborazione con il Dipartimento di zoologia dell'Università La Sapienza di Roma, permetteranno alla Regione di intervenire per il momento catturando i cani vaganti, sia per evitare incroci con il lupo, sia per tutelare gli allevatori.