Non è ancora una vittoria ma una prima battaglia è stata vinta. Infatti, contro ogni aspettativa, l'avvocato generale della Corte di giustizia dell'UE ha ritenuto che la tradizione francese della "glue" (catture col vischio) possa essere autorizzata se limitata a "piccole quantità". Come noto, il ministro dell'ambiente francese Barbara Pompili quest'anno l'aveva vietata in cinque dipartimenti dove era ancora praticata (Alpes-de-Haute-Provence, Alpes-Maritimes, Bouches-du-Rhône, Var e Vaucluse) .
I cacciatori erano quindi in attesa della decisione della Corte di giustizia dell'UE sul divieto permanente di questa modalità di caccia. Il Consigliere generale della CGUE, la tedesca Juliane Kokott, è intervenuto su questo argomento indicando che "il vischio può essere considerato corrispondente a un utilizzo giudizioso delle specie di uccelli in questione, se le autorità francesi competenti giungeranno ragionevolmente alla conclusione che il mantenimento di una modalità tradizionale di caccia ricreativa, prevalente a livello regionale, ha un valore culturale ”. E ancora: "Un metodo di caccia può essere riconosciuto accettabile in relazione all'importanza culturale del metodo di cattura".
Adesso toccherà esprimersi ai giudici della Corte di giustizia europea. I cacciatori francesi si augurano che tengano conto del parere dell'Avvocatura generale.