In una nota Anuu Migratoristi commenta la recente notizia che riguarda una particolare forma di caccia tradizionale, ancora attiva in Francia per la cattura di richiami vivi. Come abbiamo visto, infatti, l'avvocato generale della Corte di giustizia dell'UE ha ritenuto che la tradizione francese della "glue" (catture col vischio) possa essere autorizzata se limitata a "piccole quantità".
Ecco quanto scrive Anuu:
"Come noto, quasi alla vigilia dell’apertura della stagione 2020 delle catture dei richiami vivi di Turdidi in Francia, realizzate utilizzando la “glu” – in buona sostanza, il vischio – il Presidente Macron era personalmente intervenuto sospendendo l’attività, nell’attesa della pronuncia della Corte di Giustizia europea a seguito di un ricorso in precedenza promosso dal Consiglio di Stato. L’Avvocato Generale della Corte di Giustizia, la tedesca Juliane Kokott, ha precisato nel suo parere emesso pochi giorni orsono che la “chasse à la glu” può essere autorizzata se si limita alle piccole quantità, stimando che può essere compatibile con la Direttiva Uccelli se riveste una rilevanza culturale. È noto che i giudici componenti la Corte non sono obbligati a condividere tale parere che, comunque, è una posizione ufficiale di uno degli organi comunitari aventi titolo ad esprimersi nelle controversie aventi ad oggetto l’applicazione nazionale delle normative comunitarie. Ovviamente, tale pratica deve limitarsi a prelievi di piccole quantità delle specie di uccelli interessate, nell’ottica di un utilizzo giudizioso, a condizione, sostiene l’avv. Kokott, che le competenti autorità francesi pervengano ragionevolmente alla conclusione che il mantenimento di una forma di “caccia” tradizionale, a fini ricreativi, distribuita a livello regionale, abbia un’importanza culturale. In altre parole “un metodo di caccia può essere riconosciuto come sufficientemente selettivo se è accertato che la cattura involontaria di specie di uccelli differenti e le conseguenze di una tale cattura siano accettabili rispetto all’importanza culturale del modo di cattura” (tradotto dal francese, N.d.A.). Ovviamente, oltre al rispetto delle piccole quantità, l’avv. Kokott sottolinea la necessità di controlli e sorveglianza stretti, nonché del rispetto del criterio della selettività del metodo: in buona sostanza, invocando il rispetto delle condizioni di cui all’art. 9, par. 1, lett. c) della Direttiva. Per la cronaca, ricordiamo che la cattura col vischio di tordi e merli da impiegare come richiami vivi nella caccia da appostamento è praticata in cinque Dipartimenti del sud-est della Francia, ossia Alpes-de-Haute-Provence, Alpes-Maritimes, Bouches-du-Rhône, Var e Vaucluse. Un buon passo avanti in attesa della pronuncia della Corte che ormai non dovrebbe tardare".