Le associazioni venatorie campane Fidc, Anlc, Anuu, Enalcaccia e Italcaccia, in una nota congiunta chiedono le dimissioni del consigliere regionale Emilio Borrelli da Presidente VIII Commissione Consiliare Regionale a seguito di alcune sue dichiarazioni.
"Si è reso protagonista di una inaccettabile e denigrante dichiarazione da lui stesso pubblicata sul proprio profilo Facebook nella quale dichiarava che concedere una eventuale deroga alla riapertura della caccia in Campania sarebbe stata un’azione “inutile e dannosa”, definendo fra l’altro i cacciatori gente vogliosa solo di ammazzare gli animali. Inappropriate e prive di ogni qualsivoglia plausibilità, le parole del Consigliere Borrelli confermano la sua inadeguatezza nel rivestire l’incarico di Presidente di una Commissione così tanto importante. Non è la prima volta che Borrelli fa dichiarazioni del genere. Poco tempo fa post pubblico sulla propria pagina Facebook definiva i cacciatori come persone dotate di: “Un istinto assassino primordiale davvero inqualificabile”, parole che offendono un’intera categoria di cittadini per bene, che forse hanno l’unico torto di avere la passione per la caccia e di volerne vivere le emozioni che essa procura.
Le associazioni fanno notare inoltre che il Consigliere Borrelli fa parte di quella stessa “Europa Verde” che il 16 Aprile 2020 ha presentato l’Emendamento n.79 al Parlamento Europeo con il quale proponeva il divieto di commercio, vendita e consumo di carni di fauna selvatica su tutto il territorio dell’Unione Europea; emendamento poi bocciato con 449 voti contrari a fronte dei 186 a favore.
"Una persona che ricopre una carica pubblica e anche di spessore come Presidente di una Commissione Regionale Permanente - scrivono le associazioni - non può assolutamente permettersi di attaccare ed offendere comuni cittadini e soprattutto è doveroso ricordare al Consigliere Borrelli che un rappresentante del popolo pubblicamente eletto non può condurre la sua azione e/o attività politica con parzialità e faziosità, sulla base di pregiudizi personali e partitici".