Anche l'europarlamentare della Lega Annalisa Tardino, componente dell'Intergruppo “Biodiversità, Caccia e Ruralità” del Parlamento europeo, interviene sul ddl cd “proteggi animali, approdato in Commissione Giustizia al Senato.
“Cosa c'entra il reato di maltrattamento degli animali – dichiara Tardino - con l'accesso dei cacciatori nei fondi privati, attività permessa e regolamentata dalla legge? Il ddl, che avrebbe ricevuto il benestare del movimento animalista europeo, intende inasprire le pene attraverso sanzioni amministrative e penali più severe, che si inserirebbero all’interno della legge 157/92 sulla caccia, attualmente già tra le più stringenti a livello europeo. Di fronte ad una crisi economica senza precedenti, con tassi di disoccupazione alle stelle e milioni di italiani chiusi in casa, esponenti della maggioranza di Governo ritengono prioritario portare in aula norme che vanno a danneggiare la caccia, l'indotto e tutti i comparti produttivi collegati. Insomma, sotto il velo della demagogia ambientalista, i 5 stelle sferrano un duro attacco all’attività venatoria e agli stessi cacciatori. Una presa di posizione arbitraria, che si aggiunge alle numerose limitazioni già imposte al settore dagli ultimi dpcm e che dimostra l’avversità ad un mondo che, secondo dati pre-pandemici, è in grado di muovere più di due miliardi e mezzo annui. Supporto il lavoro dei miei colleghi della Lega al Parlamento nazionale, che presenteranno emendamenti a tutela del mondo venatorio, nel rispetto degli animali, portando avanti soluzioni di buonsenso e accantonando le retoriche proibizioniste dei pentastellati”.