Sono diverse le manifestazioni di dissenso indirizzate al Governatore della Lombarda e all'Assessore Rolfi sulla gestione della caccia in queste ultime settimane. Dopo l'approvazione da parte del Governatore della Toscana di un'ordinanza che consente lo svolgimento della caccia nel proprio Atc di residenza, anche se in zona arancione, Federcaccia Lombardia ha invitato la Regione a fare altrettanto sottolineando la scelta coraggiosa della Toscana. "Una lezione importante quella della Toscana - scrive in una nota Fidc Lombardia - la politica che sa forzare la mano di fronte ad un impasse che dura dal 3 novembre, applicando un provvedimento del governo come più conviene, non accettando l'interpretazione ideologica e immotivata a 5stelle".
Anche Cpa Lombardia in un comunicato ha evidenziato le stesse ragioni. "A ciò si aggiunga la vicenda VINCA sul Calendario Venatorio e le mancate Delibere su Prelievo in deroga e la riapertura degli impianti di cattura(Roccoli)" scrive Cpa Lombardia. "E’ del tutto evidente che in Lombardia non vi sia la volontà politica di risolvere e raggiungere risultati concreti in materia venatoria".
"Eppure i voti ai Cacciatori sono stati richiesti dall’allora candidato Governatore Attilio Fontana - scrive Cpa - che aveva invitato le Associazioni Venatorie in Via Bellerio a Milano,impegnandosi in particolare per le cacce tradizionali,Deroghe e Roccoli. Poi abbiamo visto com’è andata sui 2 PdL con pregiudiziali votate con voto segreto da esponenti della maggioranza e franchi tiratori della stessa Lega. Per le ragioni su esposte e soprattutto per il comportamento tenuto dall’Assessorato e da Fabio Rolfi ,sarebbe auspicabile un passo di lato da parte dello stesso Assessore. A nostro parere Rolfi si è dimostrato nei fatti inidoneo a gestire la politica venatoria per cui dovrebbe lasciare la sua Delega alla Caccia e Pesca ad altro esponente della maggioranza nominato dal Presidente Fontana" chiude Cpa.