Sulla recente decisione del Tar della Lombardia, interviene anche la consigliera Barbara Mazzali, secondo cui si tratta di una decisione molto importante per il futuro della caccia nei prossimi mesi, perché, dice, "l’ammissibilità del ricorso dimostra che c’erano elementi per discuterne".
"Il Dpcm - spiega - non citava esplicitamente l’attività venatoria, ma la Prefettura aveva deciso di fermarla in quanto non attività motoria e sportiva. Il ricorso però intende contestare questo, sia a livello individuale e sia collettivo (con ovviamente tutti i dispositivi di sicurezza richiesti dalla legge). Inoltre il ricorso è basato anche sul fatto che la caccia sia una attività economica occasionale e discontinua (non fermata dal Dpcm) e che quindi questo giustifichi gli spostamenti per lavoro. Andremo avanti. Questi temi saranno oggetto di discussione nella prossima udienza di merito, grazie all’avvocato Antonio Bana, presidente di Assoarmieri” chiude Mazzali.