Una stagione venatoria da dimenticare quella di quest’annno, che avrá termine il 31 gennaio 2021 e che con ogni probabilitá continuerá a mantenere le restrizioni volute dal Governo in base al colore delle regioni. Molti cacciatori si sono visti sfumare metá delle uscite utili per la caccia alla stanziale, pur avendo pagato le onerose tasse di concessione.
“Ma il vero problema - spiega il Senatore Francesco Bruzzone, responsabile del dipartimento caccia per la Lega - é che il Governo ha limitato un’attivitá essenziale, necessaria per il contenimento delle specie foriere di danni all’agricoltura come gli ungulati e di quelle alloctone come la nutria, e questo senza alcuna motivazione tecnico-scientifica. Bruzzone evidenzia infatti che, al pari dell’agricoltore, il cacciatore esercita prevalentemente da solo in mezzo alla campagna e ai boschi, obbligato per legge nel mantenersi a distanza dai luoghi abitati, svolgendo di fatto una delle pochissime attivitá “Covid-free”.
Per questi motivi, verrá presentato al Governo un prossimo ODG, nel quale é inserita la richiesta previsionale del taglio delle tasse di concessione, pagate annualmente dai cacciatori. L’iniziativa ha trovato l’immediato supporto di molti parlamentari e degli eurodeputati Dreosto e Casanova.