Un quesito contro la societá concessionaria, sottoscritto dai parlamentari Bergesio, Capitanio, Coin, Fusco, Maccanti, Morelli, Pergreffi, Bruzzone, Corti e Pucciarelli, tramite il quale si chiedono chiarimenti su quanto espresso dal conduttore Flavio Insinna, all’interno del programma “L’ereditá” andato in onda l’altra sera.
“Inaccettabile che all’interno di un canale della televisione di Stato venga permesso e tollerato che un proprio dipendente si lasci andare ad affermazioni del tutto discrezionali, aggravate dal proprio stato di notorietá, che gettino scredito verso una categoria di persone che svolgono legittimamente un’attivitá prevista per Legge” dichiara il Senatore Francesco Bruzzone, da sempre vicino al mondo venatorio.
L’assenza di contradditorio sulle opinioni espresse in merito alla caccia e ai cacciatori evidenzierebbe ancora di piú la pretestuositá di quanto detto. Gli onorevoli chiedono quindi di conoscere le valutazioni in merito che la societá concessionaria intenda esprimere e se la stessa intenda stigmatizzare l’episodio, al fine di evitare ulteriori forme di lesione della dignitá di chi pratica l’attivitá venatoria.