In questi giorni, in 18 grandi città francesi (fra cui Lille, Montpellier,Metz, Auxerre) quattro gatti (max da 10 a 30) affiliati all'associazione anticaccia "One Voice" hanno manifestato sfidando i passanti con parole e manifestini per sollecitarli a impegnarsi per l'abolizione della caccia. Quattro gatti, non di più, segnalano le cronache d'Oltralpe, ma nonostante questo tutta la stampa quotidiana ne ha parlato: l'Est Républicain, la Voix du Nord, la Republican Yonne, viàOccitanie hanno messo la notizia in prima pagina.
Perché? Si chiedono i dirigenti venatori francesi. Perché fare di un non-evento con una manciata di disadattati così tanto scalpore sulla stampa? Accondiscendenza? Carenza di notizie a sensazione? Contrarietà dichiarata? Disponibilità dei media a distruggere l'immagine della caccia? Difficile giudicare. Tanto più se - dicono i dirigenti venatori francesi - questi stessi giornali ordinariamente riportano regolarmente articoli favorevoli alla caccia, plaudendo alle attività positive svolte dai suoi praticanti.
Tutto questo impegna ancora di più le organizzazioni francesi dei cacciatori per opporsi a questa campagna mediatica, invitando tutti a lavorare nelle ACCA per la biodiversità e a mobilitarsi per evidenziare le mistificazioni e l'incostistenza degli avversari.