Recuperare il tempo perso in fatto di abbattimenti, diminuiti drasticamente a causa del lockdown, autorizzando la caccia al cinghiale per tutto febbraio. E' la proposta dell'ultima ora dell'Assessore regionale lombardo Fabio Rolfi, sottoposta ad Ispra.
“Abbiamo chiesto all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale l’estensione del periodo di caccia al cinghiale a tutto febbraio – spiega Rolfi – . La proliferazione incontrollata di questo animale rappresenta un pericolo per l’agricoltura e per l’uomo. Le segnalazioni che ci stanno arrivando da numerosi territori della Lombardia certificano come sia necessario affrontare il problema in maniera seria, pragmatica e senza ideologie”.
Durante la stagione venatoria 2019/2020 gli abbattimenti in Lombardia erano stati 9.198, nello stesso periodo della stagione 2020/21 sono scesi a 7.559. L’attività di controllo ha fatto registrare un aumento (da 1.222 a 1.342) e anche i prelievi con la caccia di selezione sono cresciuti da 3.118 a 3.830. Dimezzati i numeri relativi alla caccia collettiva: da 4.858 della scorsa stagione a 2.387 di quest’anno.
“Nel primo periodo di applicazione della nuova legge regionale – ha puntualizzato l’assessore – avevamo registrato subito un aumento degli abbattimenti del 25%. Purtroppo i diversi momenti di lockdown hanno vanificato il lavoro. Per questo ritengo necessario estendere di un mese il periodo di caccia: consentirebbe di rispettare comunque l’arco temporale massimo di tre mesi previsto e di effettuare al contempo interventi necessari. I cinghiali in Lombardia hanno causato 128 incidenti stradali nel 2019, in pratica uno ogni tre giorni”.
“La Regione Lombardia – ha rimarcato Rolfi – ha già sfruttato tutte le possibilità concesse dalla normativa nazionale. Con la nuova legge regionale abbiamo introdotto la possibilità di effettuare la caccia di selezione al cinghiale durante tutto l’anno anche nelle ore serali con visore notturno”.
“Dallo scorso anno – ha aggiunto l’assessore regionale – è praticabile in Lombardia anche la tecnica del foraggiamento, ossia il posizionamento di piccole quantità di cibo per attirare il cinghiale. Ora però serve un intervento nazionale, anche di carattere normativo per facilitare i piani di contenimento e le attività di controllo: il governo non può continuare a lavarsene le mani come se il problema non esistesse”.
I dati sui cinghiali abbattuti, per singola provincia
Stagione 20/21
Provincia: controllo – selezione – collettiva
Bergamo: 250; 157; 787; Brescia: 136; 246; 318; Como: 206; 1711; 252; Varese: 84; 494; 460; Cremona: 156; non consentita; non consentita; Mantova: 0; 0; non consentita; Lecco: 57; 345; 37; Monza: non previsto; non consentita; non consentita; Milano: 11; 93; non consentita; Lodi: 0; 0; 0; Pavia: 49; 784; 533; Sondrio: 393; non consentita; non consentita.
Totale Lombardia: 1342; 3830; 2387 (tot. 7.559)
Stagione 19/20
Provincia: controllo – selezione – collettiva
Bergamo: 245; 41; 895; Brescia: 27; 247; 967; Como: 152; 1710; 327; Varese: 25; 384; 1043; Cremona: 119; non consentita; non consentita; Mantova: non previsto; non consentita; non consentita; Lecco: 11; 237; 58; Monza: non previsto; non consentita; non consentita; Milano: 10; 2; non consentita; Lodi: 4; in fase di avvio; non consentita; Pavia: 267 (settembre 2020); 497; 1568; Sondrio: 362; non consentita; non consentita.
Totali: 1.222; 3.118; 4.858 (tot. 9.198)
Numero sinistri stradali causati dai cinghiali nel 2019: Bergamo 13, Brescia 7, Como 9, Cremona 5, Lecco 0, Lodi 1, Milano 6, Mantova 0, Pavia 50, Sondrio 2, Varese 35. Totale complessivo Lombardia 128.