In una nota Federcaccia Lazio ringrazia l'Assessora regionale all'Agricoltura Enrica Onorati per l'intervento presso la Prefettura di Roma volto ad ottenere il chiarimento riguardo le disposizioni relative agli spostamenti, contenute nell'ultimo DPCM. "Da tale intervento - scrive Fidc Lazio - è stato possibile consentire, per il momento ai soli cacciatori cinghialisti, di spostarsi fra Comuni per lo svolgimento dell'esercizio venatorio".
Al momento dunque i cacciatori che non praticano la caccia al cinghiale restano confinati all'interno dei rispettivi Comuni di residenza: Federcaccia Lazio ritiene ingiusta tale situazione, e richiede alla Regione di estendere quanto prima a TUTTI i cacciatori, e non soltanto ai cinghialisti, la possibilità di spostarsi fra i Comuni ricadenti all'interno del proprio Ambito Territoriale di Caccia.
"Tutte le forme di caccia meritano pari dignità e pari trattamento - si legge nel comunicato - , visto e considerato che tutti i cacciatori pagano, ogni anno, le medesime tasse di concessione per svolgere l'attività venatoria, a prescindere dal fatto che si dedichino a questa o a quella determinata forma di caccia. Non riteniamo accettabili disparità di trattamento all'interno della stessa categoria: pertanto, nell'apprezzare il lavoro finora svolto dalla Regione, rimaniamo fiduciosi in un intervento risolutivo anche per le altre forme di caccia che resteranno aperte, come da calendario venatorio, fino al 10 febbraio p.v.".