L' Unione Cacciatori Lombardi tramite del Coordinatore Regionale Fortunato Busana ha inviato una nota ai coordinatori regionale e nazionale del Pdl, rispettivamente l'On. Podestà e l'On. Verdini, per per esprimere il dissenso del mondo venatorio rispetto al sostegno del Pdl allo stralcio dell'art. 16 della Comunitaria, mentre - si evince nel testo- il relatore Pini della Lega Nord “nonostante le forti pressioni decideva di porre gli emendamenti al voto dell’aula”. “
Le rammento – scrive Busana rivolgendosi personalmente ai due deputati - che la modifica della Legge 157/92 sulla caccia, al fine di armonizzarla all’Europa, è prevista nel programma di governo; e che il mondo venatorio ha in gran parte orientato il proprio consenso elettorale verso la coalizione di Centro Destra ed in particolare di Forza Italia”.
Acl, ricordando che "la bocciatura in aula con il voto determinante del PDL avrà sicuramente dei riscontri negativi anche alle urne il prossimo 6 e 7 Giugno", invita i coordinatori del Pdl a trovare una via d'uscita per limitare i danni ed evitare le proteste dei cacciatori, già in programma (vedi notizia presidio ad Arcore).
“Fermo restando l’impegno della revisione della L. 157/92 in tempi brevi, - suggerisce il Coordinatore di Ucl - una parziale soluzione potrebbe essere rappresentata dalla garanzia di ottenere dalla Presidenza della Regione Lombardia, di prevedere una serie di delibere, reiterate in caso di ricorso al TAR da parte degli anticaccia, in materia di prelievi in deroga. Tale forma di caccia riguardante la selvaggina minuta, peraltro consentita dalla direttiva U.E., è fortemente radicata in Regione Lombardia e Veneto, vere e proprie “Roccaforti” del PDL. Se così non fosse il PDL dovrà prendere atto ad urne aperte di quanti consensi avrà perso a scapito di altri partiti e candidati”.