E' stata respinta la mozione di Elena Meini (Lega) che chiedeva un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza ungulati ed un prolungamento della caccia al cinghiale per tutto febbraio.
“Il periodo dell’emergenza è finito e nella nostra normativa ci sono tutti gli strumenti per gestire questo fenomeno” ha osservato Marco Niccolai (Pd), ricordando che durante l’autunno la Toscana, per prima, ha fatto un’ordinanza per consentire l’attività venatoria in zona arancione. Questo, a suo parere, ha permesso di svolgere la caccia ‘imbraccata’ e ha mostrato che l’attività venatoria è una componente essenziale della gestione della fauna. La richiesta di un prolungamento è stata respinta da Ispra. Niccolai ha poi rinviato al piano faunistico venatorio, che sta per essere presentato dalla Giunta, per un approfondimento.
“E’ una posizione che mi sento di condividere” ha affermato Maurizio Sguanci (Italia Viva). “In molti comuni i cinghiali arrivano fino alle abitazioni – ha replicato
Marco Casucci (Lega) –. Non c’è spazio per il trionfalismo”. Secondo Vincenzo Ceccarelli (Pd) provvedimenti speciali del recente passato, “tra luci ed ombre, hanno mostrato di funzionare il giusto”. “La via maestra – ha affermato – è l’applicazione dell’articolo 37 sul risarcimento dei danni e la prevenzione degli incidenti stradali”.