In un comunicato la Face interviene in merito all'ultima edizione sullo Stato di natura dell'Ue, contestando il fatto che la caccia sia inserita come un elemento di pressione sulla biodiversità. "I dati sono presentati in modo fuorviante" scrivono dalla Face.
Il rapporto, denuncia Face, contrasta con i dati di origine utilizzati, per altro facilmente accessibili. Quando si guardano più da vicino le conclusioni sono ben altre. Emerge infatti che la caccia rappresenta solo lo 0,66% di tutte le pressioni riportate. In altre parole, gli Stati membri hanno dichiarato che la caccia rappresenta una pressione di alto livello per le specie e gli habitat in meno dell'1% dei casi.
IN SINTESI:
Le pressioni più elevate sulla natura provengono dall'agricoltura (21,4%) e
Urbanizzazione (12,9%).
La caccia rappresenta solo lo 0,66% delle pressioni riportate sulla natura. Più specificamente:
La caccia rappresenta lo 0,05% delle pressioni sugli habitat
La caccia rappresenta lo 0,17% delle pressioni su specie diverse dagli uccelli
La caccia rappresenta il 2,58% delle pressioni sugli uccelli.
Il Segretario generale della FACE, il dottor David Scallan, ha dichiarato: "Siamo lieti di chiarire la situazione a seguito di comunicazioni imprecise e speriamo che seguano rapporti equilibrati. È importante esaminare i dati più a fondo prima che vengano sviluppati i titoli e questo vale anche per le agenzie dell'UE. La conservazione funziona quando le persone lo supportano, quindi cerchiamo concentrarsi sulla collaborazione con le principali parti interessate che hanno la capacità di preservare la natura sul terreno ".