"La Corte Costituzionale riconosce il diritto per gli agricoltori e cacciatori a contenere la preoccupante invasione dei cinghiali sul nostro territorio e conferma quanto gia' previsto nella mia proposta di legge presentata alla Camera dei deputati proprio su questa materia". E' quanto dichiara in una nota l'on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d'Italia.
"Quella della Suprema Corte - spiega - è una sentenza fondamentale per l'attività di contenimento della fauna selvatica problematica e nel pronunciarsi sul ricorso al TAR della Toscana, i giudici hanno evidenziato l'aumento esponenziale degli ungulati, la sempre maggiore aggressività di questo tipo di fauna selvatica, aggravata dalla scarsità di risorse umane finora utilizzate per fronteggiare il fenomeno. Una sentenza che riconosce la possibilità per gli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, per tutti i cacciatori abilitati, guardie venatorie, ambientali, volontarie e guardie giurate, a patto che siano state ovviamente appositamente formati, di partecipare ai piani di abbattimento e contenimento della fauna selvatica. La proliferazione senza freni degli ungulati sta compromettendo l'equilibrio ambientale dell'ecosistema nazionale, come riconosciuto dalla stessa Corte Costituzionale, che individua prerogative già puntualmente indicate nella mia proposta di legge e ora la politica deve prendere atto di quanto deciso dalla Suprema Corte avviando finalmente la discussione della legge".