Interessante inziativa quella della Federcaccia, che per la prima volta, incaricando un'agenzia specializzata, come fanno associazioni venatorie di altri paesi, ma anche in campo cosidetto avverso alcune associazioni ambientaliste di caratura nazionale e internazionale, oltre che le grandi aziende e gli enti di primaria importanza, ha presentato un "Bilancio Sociale", per dimostrare che la caccia (in questo caso la Federcaccia) è una consistente risorsa per la società.
Cosa è emerso da questo bilancio, per questa prima volta, forzatamente parziale (61 sezioni ndagate, per il 63% degli iscritti)? In primo luogo, il valore economicamente generato dalle inziative socialmente utili (volontariato nelle attività di tipo ambientale) è stato valutato in 2.823.188 Euro (circa quattro milioni e mezzo, se rapportati al 100% degli associati), a cui si può collegare un "valore potenzialmente generabile" pari a 54.255.251 di Euro, e in aggiunta ben altri 13.824.975 Euro di "valore aggiunto generato e distribuito", nei confronti di soggetti di riferimento (tesserati, istituzioni, comunità locali, generazioni futire, media). Uno strumento sicuramente utile per sostenere le ragioni del mondo venatorio.