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Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre


giovedì 11 marzo 2021
    

 
 
Il Coordinamento unito delle squadre di caccia al cinghiale della Regione Umbria di certo non le manda a dire. In una lunga nota  di protesta in direzione dell'Assessore Morroni si parla di "comportamenti strumentali e arroganti" che "non sono degni delle istituzioni democratiche".

Grande lo sconcerto per le ultime dichiarazioni dell'Assessore, secondo cui la braccata sarebbe "un fallimento delle politiche venatorie", a cui portano in contrasto i dati relativi agli abbattimenti: "dei circa 18-20 mila cinghiali abbattuti ogni anno in Umbria, quasi tutti sono stati prelevati con il metodo della braccata dalle squadre cinghialiste iscritte all’albo degli ATC Umbri". I cinghialai contestano la mancata inclusione del mondo venatorio nel processo decisionale che sta portando alla modifica dei regolamenti. A tal proposito chiedono un Piano per la gestione della specie condiviso con tutti gli attori coinvolti e argomentano le proprie proposte. Eccole:

"Partiamo dal presupposto che, per la caccia al cinghiale, il territorio dovrebbe essere suddiviso in aree vocate, aree critiche e aree non vocate. Nelle prime, interamente boschive, la caccia andrebbe esercitata esclusivamente in braccata eliminando, ai fini della sicurezza e della gestione, la cerca in forma singola; nelle seconde, che presentano boschi, fossi, campi abbandonati e appezzamenti coltivati, le tecniche più idonee sono quelle in forma singola o in girata, vale a dire piccole battute in gruppi da tre fino a sei cacciatori; infine, le aree non vocate - a prevalenza di coltivazioni - ben si prestano alla caccia di selezione. Fatta questa doverosa premessa tecnica, chiediamo all'assessore Morroni: come pensa di gestire il prelievo della specie cinghiale anche alla luce degli ultimi provvedimenti approvati dalla Giunta Regionale? Come  pensa di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, vista la sovrapposizione delle varie forme di caccia?
Altro capitolo merita il calcolo della densità della specie, il cui metodo va certamente rivisto considerando che il cinghiale può spostarsi anche di 50 chilometri nell'arco di una sola notte. Visto e considerato che molti settori di caccia al cinghiale sono posti a confine di regione oppure con aree protette, dove la gestione non compete né alle  squadre cinghialiste né alle altre forme di caccia, quali saranno le tecniche per arrivare a censimenti verosimili?
Parliamo poi dei danni alle coltivazioni causati dalla fauna selvatica: qualora i fondi, prelevati dalla tassa di concessione regionale che tutti i cacciatori pagano annualmente, non dovessero bastare a coprire gli indennizzi, chi pagherebbe la differenza? Fino ad oggi eventuali integrazioni di fondi sono state chieste esclusivamente ai componenti delle squadre cinghialiste, in base alla L.R. 17 del 29 luglio 2009, come previsto dall’art. 5  del R.R. N. 5 del 24 febbraio 2010. Questo articolo verrà abrogato? Sarà modificato in base alle varie tipologie di caccia al cinghiale? Per l’immediato, viste le difficoltà economiche degli ATC umbri, anche a causa della pandemia, vorremmo proporre alla Regione Umbria di utilizzare a copertura dell’ammanco quel 33% della tassa di concessione regionale (tassa pagata esclusivamente dai cacciatori) che oggi viene gettato nella fiscalità generale, e che garantirebbe agli agricoltori il giusto compenso per il lavoro svolto, con la copertura totale del danno subito. Oltretutto vorremmo capire come sarà gestito il fondo previsto nel decreto Ristori di Draghi, in cui sono garantiti risarcimenti agli agricoltori per i danni della fauna selvatica. 
Chiediamo alla Regione Umbria di essere ascoltati attraverso le associazioni venatorie che ci rappresentano: chiediamo che siano convocate a partecipare alle decisioni che interessano l’attività venatoria in generale, prima che gli atti vengano approvati e decisi nelle stanze segrete con i soliti amici.
Alle istituzioni chiediamo di conoscere, al di là delle normali tasse per l’abilitazione venatoria che ogni singolo cacciatore deve pagare, quali sono i reali costi per ogni forma di caccia al cinghiale che ogni cacciatore dovrà affrontare per la prossima stagione venatoria, perché è inammissibile che i cacciatori debbano firmare un assegno in bianco al momento della richiesta di iscrizione all'ATC.
Concludiamo ribadendo la necessità di istituire un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati, al fine di redigere un piano di gestione serio e risolutivo, in grado di dare risposte concrete per il controllo della specie cinghiale".

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11 commenti finora...

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

@mauro buon per te se dalle tue parti c’è posto per tutti. Puoi considerarti fortunato. Qui da me, in provincia di Ancona, dal primo novembre in poi chi caccia col cane lo fa o in mezzo a case e strade o va in AFV; la montagna e molti dei luoghi migliori sono monopolio dei cinghialai e, seppur possibile, la convivenza è molto difficile. Comunque le proteste delle squadre umbre personalmente mi sembrano più che giustificate.

da Piceno 14/03/2021 22.41

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

Sono un migratorista , accanito. Non cinofilo . Sebbene abbia il mio cane da riposto. Mai avuto problemi con le squadre. Conosco cosi tanti posti per praticare la mia passione che per me il problema non esiste. Anzi , per me sono bravi e fanno un buon lavoro. Non lo farei mai. Mai andato a caccia in battuta al cinghiale , mi fa schifo. Eppure , se passo da una casa di caccia un bicchiere di vino e uno spuntino te lo offrono TUTTI ! Le squadre , inoltre, sono le uniche aperte a chiunque. VECCHI , MENO VECCHI , ANZIANI E GIOVANI quali altre tecniche fanno questo? Nessuna. Gli anziani la massimo possono stare dentro un capanno da storni, tordi , anatre o colombacci e che problemi danno le squadre a questi ? nessuno! Noi portiamo a caccia i nostri genitori alla scaccia e li piazziamo a fine battuta come i più anziani dei gruppo. Se c'è la battuta cambiamo posto. Che problema c'è? Probabilmente i più arrabbiati saranno i cacciatori di beccacce che sono un pochino esalatati come - molti di noi - che cacciano alla scaccia che è una specie di malattia che tutti noi abbiamo per le nostre prede. Ma dovremmo imparare a rispettarci di più , c'è spazio per tutto e tutti perchè continuare a litigare per il NULLA ? Proprio non capisco e neppure voglio capire. Certo, va detto, la migratoria è super penalizzata per il calendario ristretto, le specie protette senza senso alcuno, il numero limitato del carniere , gli orari , le giornate a scelta e fisse, al confronto degli ungulati ( in selezione ) facciamo quasi ridere questi vanno a caccia tutto l'anno altrochè che le squadre che sono limitate a poche giornate come noi! ma di cosa stiamo parlando???

da Mauro 14/03/2021 21.20

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

Luca son tutti clienti FIDC ma sembra che i numeri larlano chiaro in casa FIDC ---- -30% da qualche anno fa. Buconi si dia una mossa a far cambiare strada se non vuol mandare FIDC alla gogna. Basta co sto c...o de cinghiale avete rovinato la caccia.

da Forse ex FIDC 14/03/2021 14.21

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

...sai leggere e capire quello che uno scrive?ho le cose ti devono essere ripetute all'infinito.

da argo 14/03/2021 13.40

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

Tu hai le palle piene, ma ti posso assicurare che noi migratoristi ce le abbiamo fino a terra per colpa della caccia al cinghiale avete abbuffato. La caccia deve essere tolta alle regioni unica legge nazionale per tutti. Salutiamo

da Jamesin 14/03/2021 13.05

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

caxxone lo hai capito o no che ne abbiamo le palle piene dei tuoi sproloqui ripetuti all'infinito,cambia disco,la redazione piu' volte ti ha ripreso,evidentemente non riesci ad esprimere più di quelle quattro parole che ripeti continuamente.......alcune persone di rompere i cogl...i non ne possono proprio fare a meno.

da argo 14/03/2021 9.10

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

La rabbia l'hanno i Cacciatori quelli che non corrono al ristorante col il sacchettino di ciccia da vendere, datevi una regolata perchè non se ne può più. I danni non finiranno mai fino a quando non saranno tolti i settori alle squadre.

da Ci pensa FIDC per il cinghiale....poveri noi. 13/03/2021 23.45

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

Come migratorista l'onestà vorrebbe non dover pagare un centesimo ma questa schifosa legge lo prevede e nonostante ciò pagherei ben volentieri anche un'altro pizzo pur di levarci dai coglio@@ questa zecche di cinghialisti che hanno distrutto la vera caccia e la figura del cacciatore. gentiluomo.

da Migratorista 12/03/2021 20.55

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

Basterebbe considerare il cinghiale come il colombaccio e il tordo e consentirne la caccia a tutti i cacciatori in territorio libero.

da Lillo 11/03/2021 20.45

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

E ora.....ZUCCHINE RIPIENE....

da Cacciatorvegano 11/03/2021 13.42

Re:Questione cinghiale Umbria: la rabbia delle squadre

Grande Lega. Ora ve la puppate.

da Auguri 11/03/2021 11.09