Il Consiglio internazionale per la conservazione della selvaggina e della fauna selvatica (CIC) e la Federazione europea per la caccia e la conservazione (FACE) hanno reagito alle richieste di alcune ONG di esercitare pressioni sul governo del Montenegro affinché introduca una moratoria di cinque anni sulla caccia, in risposta all'uccisione illegale di un orso bruno.
Alcuni punti chiave nella dichiarazione includono:
Il "bracconaggio" non può e non deve essere equiparato alla "caccia", che è un'attività legale e regolamentata.
Il CIC e la FACE supportano un'indagine su questo caso e, qualora le persone coinvolte fossero giudicate colpevoli da un tribunale, dovrebbero essere punite secondo le leggi pertinenti.
L'introduzione di una moratoria sulla caccia in Montenegro a seguito di questo incidente sarebbe sproporzionata, inutile e pericolosa. Una tale misura avrebbe molte conseguenze non intenzionali e comporterebbe danni socioeconomici e ambientali e un aumento dei conflitti.
Il CIC e il FACE sono pronti ad assistere il governo del Montenegro e altre autorità competenti con raccomandazioni sulle misure che potrebbero essere impiegate per combattere efficacemente il bracconaggio.
L'Associazione di caccia del Montenegro (Lovački Savez Crne Gore), membro sia del CIC che della FACE, sostiene questa dichiarazione congiunta e le sue implicazioni per i cacciatori, la caccia e l'uso sostenibile in Montenegro.