Che qualcosa bollisse in pentola, già l'avevamo capito dalle prime avvisaglie arrivate alle regioni, supportate da una comunicazione del Ministero della Transizione Ecologica (scaricala qui). Adesso, mentre altri individuano interventi già traducibili in azioni, proprio di concerto con le regioni, l'europarlamentare Sergio Berlato, presidente dell'Associazione per la Cultura Rurale, lancia un allarme a tutto campo contro un tentavivo più complesso sul fronte delle specie oggetto di caccia.
Il nuovo ministero, secondo Berlato, dopo Pavoncella (Vanellus vanellus) e Moriglione (Aythya ferina) starebbe progettando di far togliere dall'elenco anche la Tortora selvatica (Streptopelia turtur) e una serie di altre specie considerate in cattivo stato di conservazione. Che sono: Canapiglia (Anas strepera); Codone (Anas acuta); Marzaiola (Anas querquedula); Mestolone (Anas clypeata); Moretta (Aythya fuligula); Fagiano di monte (Tetrao tetrix); Pernice rossa (Alectoris rufa); Pernice sarda (Alectoris barbara); Coturnice (Alectoris graeca); Starna (Perdix perdix); Quaglia (Coturnix coturnix); Combattente (Philomachus pugnax); Frullino (Lymnocryptes minimus); Beccaccia (Scolopax rusticula); Beccaccino (Gallinago gallinago); Allodola (Alauda arvensis). Ad ogni modo ci corre l'obbligo di evidenziare che allo stato attuale non è stata fatta alcuna richiesta alle Regioni in tal senso e che comunque l'Ue raccomanda piani di gestione sostenibile laddove ci sono delle criticità.
"I rappresentanti del mondo venatorio italiano - conclude Berlato - hanno il dovere di dire ai propri associati come intendono comportarsi per reagire a questi attacchi che, in modo sempre più arrogante e sistematico, vengono sferrati a danno della caccia e di tutte le altre attività portatrici della Cultura rurale".