Al parlamento francese, nell'ambito della discussione della legge sui cambiamenti climatici, il deputato Xavier Batut ha presentato e difenderà un emendamento nel capitolo “Nutrire se stessi”, volto a ridurre il consumo di carne da allevamento intensivo, offrendo anche un menù a base di prodotti di selvaggina, nelle mense collettive pubbliche e nei ristoranti. L'emendamento mira a rafforzare il valore della carne di selvaggina, che è in sovrabbondanza e che presenta molti vantaggi nutrizionali. La progressione della tableau di caccia per le tre principali specie di selvaggina di grossa taglia negli ultimi 25 anni è impressionante. Per cervi, caprioli e cinghiali, le cifre sono raddoppiate o addirittura triplicate a seconda della specie. Dai dati forniti è possibile fare una rapida stima dell'aumento della disponibilità di selvaggina, che passa dalle 9.685 tonnellate del '95 alle 27.814 tonnellate del 2019.
"Valorizzare i prodotti della caccia - ha dichiarato Batut - che fanno parte della grande tradizione gastronomica francese, carni sane, rende merito al lavoro di tutto l'anno dei cacciatori che intervengono per preservare l'ambiente, recuperare la biodiversità, salvaguardare la fauna selvatica, sia quella cacciabile sia quella non oggetto di caccia".