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FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici


giovedì 8 aprile 2021
    

 
 
In una nota FACE fa il punto sui progetti dei cacciatori nell’ambito della strategia Ue sulla biodiversità per il 2030. La maggior parte di questi è dedicata ad ottenere miglioramenti nelle consistenze numeriche di molti specie di uccelli selvatici. In particolare la cura e la manutenzione delle zone umide, dove proliferano molte popolazioni di uccelli acquatici nidificanti.

Il database del Manifesto sulla biodiversità di FACE mostra che il 41% dei progetti relativi agli habitat sono dedicati al ripristino delle zone umide. I progetti riguardano tipicamente la creazione e la manutenzione di siti in acque libere per anatre, oche e trampolieri (rapporto BDM 2020), a beneficio di numerose altre specie di fauna selvatica. La maggiore attenzione su questi tipi di progetti è particolarmente rilevante a causa dell'importante ruolo delle zone umide nel tamponare gli effetti dei cambiamenti climatici e della resilienza alle condizioni di siccità. Ciò è stato ulteriormente aggravato dai predatori dei nidi e dalle specie aliene invasive (IAS), come il cane procione, che riducono il successo riproduttivo di diverse importanti specie di uccelli acquatici. I cacciatori svolgono un ruolo chiave nella gestione dei predatori generalisti e delle specie esotiche invasive.

Tra le azioni portate avanti c’è infatti anche quella della protezione degli acquatici dai loro predatori, tramite la posa di nidi artificiali. Questo approccio - spiega FACE - ha avuto molto successo in Polonia. I cacciatori polacchi - membri dell'Associazione polacca di caccia Polski Związek Łowiecki - hanno gestito un progetto con le parti interessate rurali concentrandosi in particolare sui germani reali, le specie di anatre più numerose d'Europa. Al di fuori della Polonia, i membri FACE hanno promosso il lavoro dei cacciatori, ad esempio, nel Regno Unito, in Irlanda, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia.

Altro aspetto cruciale è l'inanellamento. Sempre il Polonia cacciatori e ornitologi hanno inanellato 1300 oche in 8 anni per studiarne i movimenti migratori in molti paesi in Europa. Questo lavoro ha facilitato la ricerca su migrazione, mortalità e riproduzione, che sono parametri principali per una gestione efficace della popolazione. Ciò dimostra ancora una volta che la cooperazione tra cacciatori, scienziati e parti interessate rurali è vitale per l'efficace conservazione e gestione delle specie di uccelli selvatici.



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7 commenti finora...

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Solo il ripristino delle zone umide, la creazione di altre in ogni parco, vedrà più specie nel nostro paese. Noi cacciatori dobbiamo prendere ad esempio le iniziative nate per tutelare la flora e la fauna del nostro paese.

da Johnny 11/04/2021 20.34

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Certo che "ul cuu ross"(Moriglione maschio)nella foto;uno solo è meglio delle 100 anatre germanate uccise dal Gardena nel naviglio martesana?????

da Fucino Cane 10/04/2021 21.56

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Sono studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali difficile far pubblicare tarocchi.

da X Gionni 10/04/2021 20.58

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Va beh Gionni c’hai ragione te (già dal fatto che parli di abbattimenti sconsiderati la dice lunga su quanto sei competente in materia) inutile stare a perder tempo.

da Fabe 10/04/2021 1.55

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Caro Fabe, checchè se ne dica l'unico scopo di queste iniziative è quello di avere selvaggina a cui sparare e chiaramente ciò non si può ottenere senza preparare L'ambiente.....seminare per poi raccogliere. Lo stesso dicasi per gli studi su cesene, beccaccini e tortore....dimostrerete che si riproducono in maniera tale da dichiararle specie abbattibili in maniera sconsiderata (sempre secondo le ricerche da voi promossi). un altro salutone

da gionni 09/04/2021 23.21

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Gionni non sono solo le specie cacciate a trarre benefici da queste attività. Sicuramente uno dei motivi che spingono a portarle avanti è avere un buon carniere ma resta il fatto che chi intraprende azioni del genere ha davvero a cuore l’ambiente e la biodiversità, checché se ne dica.

da Fabe 09/04/2021 15.36

Re:FACE: così i cacciatori tutelano i migratori acquatici

Quello che dite sarebbe bello se fosse finalizzato alla conservazione delle specie, ma peccato che serve solo a rifornire la vostra riserva gastronomica Un salutone

da Gionni 08/04/2021 20.26