“È venuto il momento della verità, di capire a chi sta a cuore la passione venatoria e a chi no, senza ipocrisie. Si tratta di mantenere gli impegni fatti in passato e quelli assunti di recente con il mondo venatorio e chi lo rappresenta. Chi mi conosce sa che non sono per i giri di parole, ma vado dritto ai problemi”. A parlare è il parlamentare europeo Pietro Fiocchi che scende in campo per la sua passione. “Non parlo nella mia veste istituzionale ma come cacciatore lombardo che assiste alle lungaggini dell’Assessorato nel portare a termine i problemi aperti, alcuni dei quali sussistono da anni. Sono seriamente preoccupato per la VINCA, il Calendario Venatorio, Deroghe e Roccoli, per non dire del Piano Faunistico Regionale che ogni anno viene posticipato, nonché il delicato problema degli anellini dei richiami vivi. Un momento delicato e cruciale sono gli emendamenti approvati in Commissione che saranno posti al vaglio a breve del Consiglio Regionale della Lombardia. Mi auguro che non si ricorra, come in passato, al voto segreto, un modo lecito ma discutibile e subdolo per sottrarsi alle proprie responsabilità, per cui risulterebbe inutile dichiarasi a favore delle tradizioni, fra cui la caccia, e poi non dimostrarlo in concreto nei fatti. Come me è preoccupata la base dei cacciatori, alcuni dei quali vorrebbero fare un presidio fuori dalla sede del Consiglio Regionale in occasione del voto degli emendamenti presentati. Concludo con un appello ed un invito pressante all’Assessore Fabio Rolfi ed alla maggioranza, affinché facciano i passi giusti, evitando gli errori del passato, i cacciatori lombardi non lo dimenticherebbero”.