Con una comunicazione di questi giorni al parlamento sudafricano, la ministra dell'agricoltura e dell'ambiente Barbara Creecy ha presentato il nuovo corso per la gestione del territorio, l'attività venatoria e la gestione ambientale. Punto di forza, lo sviluppo di una visione condivisa per il settore; migliore coerenza politica e legislativa, che fornirà certezza e una base stabile per la crescita e lo sviluppo; un migliore equilibrio fra esigenze economiche, sociali, culturali e del patrimonio naturale, inclusa la revisione del ruolo delle aree protette, sia statali che non, nel contribuire allo sviluppo rurale ecologicamente sostenibile; priorità alle comunità che vivono con la fauna selvatica in modo da concentrarsi sul miglioramento della coesistenza uomo-fauna selvatica previo la condivisione dei benefici per le comunità che vivono ai margini delle aree protette; una rinnovata attenzione alla trasformazione della proprietà e della gestione dell'economia commerciale della fauna selvatica, in particolare nei settori dell'eco-turismo e della caccia; riqualificazione del Sud Africa come leader nella conservazione; coordinamento delle politiche di conservazione fra i diversi paesi africani; uso e gestione sostenibili di queste specie.
Fra le diverse decisioni prese, tramite la consulenza di un apposito comitato, è stato accettato che il paese adotti le posizioni raccomandate sul commercio di avorio e del corno di rinoceronte. Tutte raccomandazioni che non sono contrarie all'attività venatoria, che crea economia e garantisce molti posti di lavoro, anzi l'obiettivo è quello di rinvigorire l'economia della biodiversità attraverso un focus sull'ecoturismo basato sui Big Five e sulla caccia autentica di esemplari selvatici, in collaborazione con il Dipartimento del turismo, per migliorare lo sviluppo socioeconomico rurale basato sull'economia della fauna selvatica.