Sui siti istituzionali delle Asl toscane è disponibile un avviso pubblico destinato ai Centri di lavorazione selvaggina (Cls), che potranno iniziare il percorso per la cessione in beneficenza delle carni di ungulati selvatici abbattute secondo le modalità previste dalla legislazione regionale. La Regione Toscana ha previsto l’erogazione dei rimborsi per i costi sostenuti dai Centri destinatarie per l’anno 2021 di un finanziamento complessivo di 60mila euro.
“Questo progetto, - dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – [...] ci dà la possibilità di far fronte in parte all’emergenza ungulati e al tempo stesso di distribuire alle persone in difficoltà alimentare, un prodotto ad alto valore nutrizionale come la carne, in questo caso di cinghiale”.
E’ prevista la cessione di capi provenienti dall’attività venatoria e di controllo regolamentata anche da parte di soggetti terzi: Enti parco regionali, squadre di caccia al cinghiale, distretti di gestione degli ungulati, AFV e AAV. Le carcasse lavorate verranno affidate per la distribuzione al Banco Alimentare della Toscana (Fonte: Regione Toscana).