Riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina, in modalità di videoconferenza, si è tenuto il primo tavolo di confronto tra la Regione e le organizzazioni venatorie, in merito alla stesura del Calendario Venatorio 2021/2022.
Una prima occasione di approfondimento tesa a verificare l’impianto ed i contenuti di questo importante ed atteso atto normativo e di conseguenza dei suoi tempi di approvazione.
A seguito delle prime valutazioni scaturite dalle associazioni aderenti alla Confederazione Cacciatori Toscani, dati anche i tempi molto ristretti per un adeguato approfondimento del materiale inviato, il Presidente Marco Salvadori ha avuto modo di rappresentare al tavolo le principali osservazioni di merito.
Forte è stato il richiamo ad accelerare i tempi di approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo Calendario considerata la necessità di fornire un chiaro segnale di certezza del diritto ai cacciatori toscani, data anche l’evoluzione positiva sul rallentamento delle prescrizioni sanitarie e dei vincoli restrittivi collegati alla pandemia Covid-19.
Nel merito, le posizioni espresse si sono incentrate su precisi argomenti, pur ribadendo un sostanziale giudizio positivo sulla proposta che nelle parti fondamentali, mantiene i principi delle precedenti stesure.
La Toscana infatti, ha saputo dimostrare in questi ultimi anni, la capacità di assicurare il corretto equilibrio su tempi, specie cacciabili e organizzazione del prelievo venatorio, consentendo il raggiungimento di un risultato tra i migliori a livello nazionale.
Ciò premesso, le principali criticità sollevate si sono incentrate sui seguenti aspetti:
a) Forte contrarietà sulla proposta contenuta nel testo, riguardante lo spostamento della data di apertura generale dalla terza alla quarta domenica di settembre (26 settembre).
Una proposta da rigettare, lesiva dei diritti dei cacciatori-contribuenti su cui chiediamo un preciso impegno correttivo all’assessore Saccardi, affinchè venga ristabilita la data di apertura generale al 19 settembre.
b) Per quanto attiene il prelievo della specie Allodola, si richiede di mantenere le disposizioni del precedente calendario e più specificatamente il mantenimento del limite di carniere annuale a 100 capi per i cacciatori “specialisti” con il limite di 20 giornaliero, come previsto dal Piano Nazionale di gestione dell’ Allodola (Alauda arvensis), superando la proposta regionale di 50 capi annui e 10 giornalieri.
c) Riconferma delle giornate di pre-apertura e del prelievo della Tortora selvatica (Streptopelia turtur) in considerazione della posizione unitaria maturata in Conferenza Stato-Regioni e degli obiettivi comuni raggiunti in ordine al Piano di Gestione Nazionale della specie, nonostante la reiterata posizione limitativa del Ministero della Transizione Ecologica.
d) Attenta valutazione sulle conseguenze generate dalla recente sentenza del TAR Toscana n° 632 del 04 maggio 2021 del TAR Toscano, inerente al prelievo delle specie Moriglione e Pavoncella in attesa della predisposizione ed approvazione del Piano di Gestione Nazionale del Moriglione.
CCT
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